La basilica andata in frantumi (foto F.Troccoli)

Norcia, e in particolare la basilica di San Benedetto sono purtroppo diventate il simbolo del violento sisma di domenica che ha colpito un territorio già provato sotto tutti i punti di vista, non ultimo quello economico e in particolare turistico. A poco più di 24 ore imprenditori, commercianti e agricoltori stanno già pensando a come poter realizzare un prodotto alimentare innovativo tipico della zona, da proporre sul mercato mondiale con il marchio «I Love Norcia». Imprenditori, agricoltori e commercianti si sono riuniti nel consorzio «We love Norcia» già dopo agosto e ora vogliono dunque pensare a «qualcosa che ci permetta di poter continuare a vivere qui – sottolinea Vincenzo Bianconi, presidente provinciale di Federalberghi e titolare di una struttura ricettiva nella zona. «Ci sono arrivate e ci stanno arrivando offerte di aiuto da tutto il mondo. Vedremo ora – continua il presidente di Federalberghi – come riuscire a mettere tutto a sistema nel miglior modo possibile. Tra le idee, quella di realizzare a Norcia una scuola “di alta qualità” dedicata al turismo», magari «per formare con i migliori chef il personale delle nostre strutture».

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I monaci Sul fronte della ricostruzione nelle scorse ore anche Brunello Cucinelli ha dato la sua disponibilità a dare una mano a una città, Norcia, dove le macerie non sono solo materiali ma anche spirituali. Quelli che sicuramente non abbandoneranno il loro posto sono i monaci benedettini. Parlando con i tanti giornalisti presenti a Norcia lunedì mattina padre Bruno Marini, superiore e rettore della Congregazione benedettina, ha detto che «è svanita la nostra culla. Non riesco ancora a rendermene conto. Soffro per tutto quello che abbiamo perso in un istante. Nostro Padre Benedetto ha iniziato da lì. La presenza dove San Benedetto e i suoi familiari hanno vissuto è un riferimento per ricordare da dove è cominciato il cammino e qual è lo spirito che deve sempre guidarci. Crollano le mura, non ciò in cui crediamo. Non ce ne andremo e ricostruiremo pietra su pietra, con l’aiuto di Dio. Vicini alla gente che segue la nostra spiritualità. Ad andare in macerie è il simbolo delle origini benedettine. Da tutto il mondo i nostri seminaristi andavano a visitare quel luogo sacro, sulle orme di San Benedetto. Lì si respirava la Regola, tra le mura crollate il percorso ha tratto linfa. Li’ san Benedetto ha maturato la propria vocazione e ha guidato la nostra. Da questa ferita deve ripartire una crescita, una reazione forte alla sofferenza. Andremo avanti».

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Vestiario e prodotti per l’igiene da Caritas «Circa 350 persone che hanno accettato di lasciare Norcia e le frazioni circostanti – informa la Diocesi – sono state ospitate nelle strutture ricettive di Magione e Corciano dove vengono assistite dalle Caritas di Perugia e di Foligno per le esigenze di vestiario, prodotti per l’igiene e altri generi di prima necessità. Per le altre che invece hanno manifestato la volontà di rimanere nella zona colpita dal terremoto si stanno cercando strutture abitative provvisorie. Con il contributo della rete nazionale della Caritas sarà presto allestito anche un presidio Caritas a Norcia per portare assistenza materiale ma soprattutto vicinanza e sostegno morale ad una comunità che deve ricominciare presto a vivere».

CINQUEMILA SFOLLATI
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Ordine di Malta: da stasera sfollati a Perugia «Da stasera accoglieremo a Perugia gli sfollati provenienti da Norcia per offrire solidarietà e supporto psicologico – spiega Maurizio Valentini del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta -. Da lì poi le persone verranno smistate nelle strutture alberghiere preposte all’accoglienza. Con queste continue scosse ci sembra di non aver mai il tempo di ricostruire».

Corciano in prima linea per aiutare il prossimo Il sindaco di Corciano, Cristian Betti, «ringrazia tutti coloro che si sono fatti in quattro per accogliere gli sfollati di Norcia. Croce Rossa, Protezione Civile e Ovus, meravigliose come sempre. E poi tutti quelli che hanno dato una mano a preparare e servire la cena, le associazioni del territorio che hanno messo a disposizione spazi, generi alimentari e mezzi per il trasporto verso i quattro alberghi che hanno messo a disposizione spazi e camere. È stata una giornata triste e faticosa ma è grande l’orgoglio di vedere i corcianesi sempre pronti in prima linea per aiutare chi ha bisogno. Le persone ospitate nelle strutture del nostro territorio sono 175 e li seguiremo per tutto ciò di cui avranno bisogno».

Punto veterinario Enpa operativo «E’ operativo da stamani a Norcia il Punto veterinario avanzato dell’Ente nazionale protezione animali, da dove i veterinari e i volontari sono impegnati nelle operazioni di soccorso agli animali».

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