di Daniele Bovi
Il Frecciarossa Perugia-Milano-Torino continuerà a viaggiare sicuramente per tutto il 2023, mentre per il 2024 la certezza arriverà solo nei prossimi mesi. Martedì la giunta regionale ha infatti dato il via libera al contratto di servizio che regola i rapporti fra Trenitalia e la Regione, rappresentata dalla neonata Agenzia unica per la mobilità e il Tpl. Il testo prevede l’estensione del servizio, nato nel 2018, per tutto il 2023 e un’opzione per il 2024, ma le parti dovranno sottoscrivere un nuovo accordo entro metà ottobre.
Costi e prezzi I costi sono quelli comunicati settimane fa da Regione e Agenzia: 1,12 milioni di euro per quest’anno (con ricavi di 740 mila euro), molto inferiore rispetto agli 1,8 degli anni passati ma le incognite – da verificare a consuntivo – non mancano e dipendono anche dalla variabile relativa ai costi energetici. Quanto ai prezzi dei biglietti, si va dai 13 euro per Arezzo fino ai 72 per Milano e agli 86 per Torino, mentre per premium, business ed executive ovviamente le cifre lievitano di molto; per un biglietto in executive infatti servono da 49 euro per Arezzo fino ai 190 per Milano.
TUTTO SULLA STAZIONE MEDIOETRURIA
Penali Un braccio di ferro con Trenitalia c’è stato sul capitolo delle penalità, e non solo. Pochi giorni fa scrivendo a Palazzo Donini l’Agenzia ha comunicato che il confronto con l’azienda ha portato «a una rivisitazione del testo del contratto non condivisa dall’Agenzia sia per quanto concerne gli aspetti riconducibili a penalità, di cui Trenitalia chiede la completa eliminazione, sia per la durata contrattuale che da tre anni viene riproposta a un anno con possibilità di estensione di un ulteriore anno». Sulla base delle indicazioni di Palazzo Donini però le penali, peraltro previste da norme nazionali ed europee, ci sono e riguardano ad esempio la puntualità (500 euro fino a un ritardo di 30 minuti, duemila se supera le due ore), l’offerta dei posti e le pulizie.
L’AEROPORTO E L’IPOTESI MILANO
Melasecche Mercoledì in una nota l’assessore ai Trasporti Enrico Melasecche sottolinea che la giunta ha voluto lavorare al consolidamento del servizio, aggiungendo la fermata di Terontola. Quanto alla riduzione dei costi, questa «on comporterà assolutamente una diminuzione della qualità del servizio che Trenitalia garantirà – sottolinea l’assessore – condividendo anche su questo punto l’operato dell’Agenzia in sede di confronto». Melasecche spiega poi che «stiamo sollecitando inoltre Trenitalia nel riaprire appena possibile le prenotazioni anche dopo il 28 febbraio, avendo sempre confermato la nostra volontà di proseguire nel servizio».
Il volo Le incognite riguardano il futuro del treno riguardano anche le decisioni della Regione. Da qualche settimana infatti si parla della possibilità di attivare un volo Perugia-Milano che potrebbe sostituire o integrare il Frecciarossa; prospettiva di cui martedì, ributtando però la palla sulla metà campo della Regione, ha parlato anche il direttore dell’aeroporto Umberto Solimeno presentando le rotte di Ryanair in vigore con il nuovo orario estivo.
Abbonamenti Tornando ai treni, martedì Melasecche ha reso noto che nel 2023 non sarà applicato l’aumento del 6,6 per cento previsto per gli abbonamenti. Come deliberato settimane fa infatti, la giunta ha stabilito di recuperale solo il +6,2 per cento previsto per il 2022 dal contratto di servizio, senza l’ulteriore 6,6 per cento del 2023. Per quanto riguarda le corse singole, invece, l’aumento dal primo gennaio è stato del 13,2 per cento; una cifra comprensiva non solo degli incrementi 2023 ma anche di quelli relativi al 2022 quando la giunta – accogliendo le proposte dei pendolari, ha “congelato” gli aumenti. Come previsto dal contratto di servizio, i mancati introiti andranno però recuperati a partire dal primo gennaio 2024.
LE TABELLE CON TUTTI I NUOVI PREZZI
Melasecche A proposito dell’ulteriore rinvio Melasecche scrive in un comunicato che si tratta della «trazione della massima attenzione e del sostegno che questa giunta regionale profonde nei confronti dei pendolari e delle famiglie, gravati prima dalle difficoltà generate dalla pandemia da Covid 19 e ora dal caro prezzi e dal caro bollette energetiche». «Nonostante l’aumento dell’inflazione sia molto più elevato – continua – siamo di nuovo venuti incontro alle esigenze dei pendolari umbri che quotidianamente si spostano con i servizi ferroviari, per motivi di lavoro o studio, sia all’interno sia fuori regione, calmierando l’incremento in un momento storico in cui permangono notevoli problemi per le famiglie».
Renda A proposito di Frecciarossa, in una nota la consigliera comunale di Perugia Francesca Renda (Tppu-Civitas) esprime «grande soddisfazione» per la conferma del treno. Per Renda «l’Alta velocità è fondamentale per la nostra Umbria: basti pensare che a Firenze transitano oltre 200 treni veloci giornalieri. Tale servizio rappresenta un grande successo in termini di utenza e sarà importante collegare per il futuro il nostro territorio anche con la parte sud del paese». Un plauso Renda lo fa anche alla decisione di Ryanair di incrementare, con l’orario estivo, le frequenze di alcune rotte da e per l’aeroporto di Perugia: «La nostra regione ha sempre versato in una condizione di annoso isolamento – aggiunge – e oggi finalmente grazie a una visione strategica della Regione l’Umbria sta invertendo la marcia nel presente e si sta proiettando verso scenari internazionali».