Normali avvicendamenti che «non intaccheranno il percorso che abbiamo intrapreso» e quindi «nessun balletto di direttori». L’assessore alla Sanità Luca Coletto commenta così l’ennesimo cambio al vertice di una delle aziende sanitarie regionali. Nelle scorse ore infatti il presidente della Toscana, Eugenio Giani, ha annunciato che l’attuale dg dell’Usl Umbria 1, Massimo Braganti, andrà a guidare l’Estar, l’ente di supporto tecnico amministrativo della sanità toscana che si occupa di acquisti, contratti e forniture per l’intero sistema.
Le opposizioni Dopo l’addio di Braganti le opposizioni sono andate subito all’attacco: «Se qualcuno di voi – ha scritto il consigliere regionale Andrea Fora – si chiede ancora perché la sanità umbra non funziona, chiedetevi cosa succederebbe se in un’azienda privata venisse cambiato direttore ogni sei mesi, se in una squadra di calcio venisse sostituito allenatore ogni partita». «È ormai un fuggi fuggi generale – dicono invece i consiglieri pd – quello a cui si sta assistendo nella sanità umbra. Non sono infatti solo i professionisti ad andarsene in strutture private o fuori regione, ma lo spettacolo a cui assistiamo, da inizio legislatura, è anche quello di una continua fuga dei direttori di Usl e Aziende ospedaliere».
L’assessore Per Coletto si tratta però di «normali avvicendamenti di professionisti che, in un momento estremamente delicato per la sanità nazionale e non solo regionale, sta operando per garantire ai cittadini risposte alle domande di cura». Coletto ricorda di aver trovato, dopo Sanitopli, una sanità commissariata e che la giunta ha nominato, nel giugno 2020, i nuovi direttori. «Sempre in merito agli avvicendamenti di alcuni commissari – scrive l’assessore – va precisato che sono avvenuti per trasferimento volontario presso altre aziende (Luca Lavazza dalla Usl Umbria 1 all’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna, Massimo Braganti dalla Usl Umbria 2 all’Azienda sanitaria-universitaria Friuli Centrale, Lorenzo Pescini dall’Azienda ospedaliera di Terni all’Azienda Usl Toscana Centro) mentre per gli altri si è giunti alla scadenza naturale dell’incarico temporaneo».
I dg Per quanto riguarda invece i direttori generali nominati per tre anni, «tre di questi (Gilberto Gentili, Marcello Giannico e Pasquale Chiarelli) hanno rassegnato le dimissioni – ricorda Coletto – per scelte personali. Stesso discorso vale per il direttore regionale Claudio Dario che nel 2020 ha lasciato il suo incarico per raggiunti limiti d’età». Per Coletto la Regione sta mettendo in campo «tutte le misure strutturali per sostenere e rilanciare il sistema sanitario anche attraverso la nomina di manager in grado di raggiungere gli obiettivi loro assegnati che allontanino definitivamente l’Umbria da una fase di opacità amministrativa e gestionale».