di D.B.
Sarà l’aeroporto di Foligno la sede operativa del nuovo servizio regionale di elisoccorso. Nelle scorse ore la giunta regionale ha infatti approvato il progetto di fattibilità per dotare l’Umbria di un servizio autonomo, non più in condivisione con la Regione Marche con la quale c’è una convenzione che risale al 2014; un atto scaduto a gennaio ma prorogato per sei mesi e rinnovabile per un identico periodo di tempo.
NUMERI E COSTI DEL NUOVO SERVIZIO
La scelta Tra le ipotesi prese in considerazione c’erano l’aeroporto di Perugia, quello di Foligno e l’aviosuperficie di Terni, con la scelta che alla fine è caduta sul secondo per una serie di motivi. «Tali sedi – scrive Palazzo Donini – sono state escluse perché la dislocazione non risultava essere in una sede baricentrica, considerando anche altre variabili che possono incidere notevolmente sull’erogazione del servizio (condizioni orografiche, aeronautiche, metereologiche, logistiche, antropiche e così via)».
ELISOCCORSO, MERCATO DOMINATO DA UNA SOLA SOCIETÀ
I DOCUMENTI: L’ACCORDO DEL 2014 E IL RINNOVO
Le ipotesi Foligno rappresenta la soluzione migliore «in quanto dotato di relativa logistica, migliori condizioni aeronautiche e scarso impatto sulle aree urbanizzate circostanti». Perugia è stata scartata vista «la difficile coesistenza con i diversi aviomezzi in transito». Altra soluzione era l’area di fronte al centro di protezione civile di Foligno, anch’essa accantonata poiché «eccessivamente vicina a zone densamente urbanizzate, sulle quali avrebbe un impatto certamente nocivo – scrive la giunta – per quanto riguarda l’inquinamento acustico e il rischio legato a incidenti in fase di decollo e atterraggio».
«ELISOCCORSO A TERNI, SERVE VERTENZA REGIONALE»
Battaglia politica Sulla scelta della sede si è giocata anche una battaglia politica, con il fronte politico e istituzionale ternano che – in modo trasversale – ha spinto affinché il servizio fosse collocato nella città dell’acciaio; opzione però non giudicata baricentrica, il che rappresenta una variabile «che può notevolmente incidere sull’erogazione del servizio». «Nel progetto – aggiunge la Regione – vengono anche analizzate le modalità di acquisizione delle risorse necessarie, in particolare la gara regionale per l’affidamento del servizio, così come si rende necessario individuare un’azienda per la selezione e formazione del personale sanitario specifico da impiegare sull’elicottero».
LA MOZIONE APPROVATA IN CONSIGLIO
Gara Una convenzione ad hoc verrà sottoscritta anche con il Soccorso alpino e speleologico dell’Umbria per l’impiego di tecnici di elisoccorso che attualmente operano per le Marche. Ora bisognerà attendere la pubblicazione della gara che si collocherà in un mercato di fatto dominato da una sola società. Di servizio autonomo in Umbria si è cominciato a parlare con l’approvazione quasi all’unanimità in consiglio regionale, un anno fa, di una mozione presentata dalla Lega.
Twitter @DanieleBovi