di Daniele Bovi
Bisognerà aspettare ancora diverse settimane per capire chi in Umbria si occuperà del servizio di elisoccorso dedicato e quando sarà attivato. Nelle scorse ore infatti PuntoZero, la società frutto della fusione tra Umbria salute e Umbria digitale che si occupa della maxi gara, ha prorogato di un altro mese i termini per la presentazione delle offerte. Queste ultime, originariamente, dovevano essere depositate il 24 gennaio giorno in cui, però, con una prima proroga i termini sono stati spostati al 6 febbraio viste le oltre cento richieste di chiarimenti presentate da alcune aziende. L’ulteriore slittamento al 6 marzo è stato deciso «nelle more dell’approvazione di alcune rettifiche apportate ai documenti di gara». In diverse occasioni l’assessore alla Sanità, Luca Coletto, aveva spiegato che l’Umbria avrebbe avuto il suo elicosoccorso tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023.
TUTTI I DETTAGLI DELLA MAXI GARA
I passaggi Alla consultazione preliminare, che si è svolta nei mesi scorsi, si sono presentatati in sette: Airbus Helicopters Italia Srl, Airgreen Srl, Alidaunia Srl, Babcock MCS Italia SpA, Elifriulia Spa, Elitaliana Srl, Leonardo Spa; un mercato, quello degli elisoccorso, dove è proprio Babcock l’attore principale. Quanto ai tempi, il contratto di sei anni (con opzione di rinnovo per ulteriori tre) sarà firmato entro 60 giorni dall’efficacia dell’aggiudicazione, quindi gli elicotteri potrebbero cominciare a volare in primavera. Ciò, in una prima fase, avvera solo in orario diurno ma in qualsiasi momento potrà essere richiesto il servizio notturno, che il vincitore della gara dovrà garantire nel giro di tre mesi.
Le risorse Il valore complessivo della gara (quasi 43 milioni di euro) è stato calcolato tenendo conto di un canone fisso mensile (279 mila euro) e di un costo fisso orario pari a 1.650 euro. L’Umbria condivide gli elicotteri con le Marche dal 2014, pagando un fisso di 1,2 milioni all’anno più un costo orario di 1.424; i costi quindi lievitano ma, come ha spiegato da tempo dalla giunta, l’obiettivo è quello di garantire un servizio migliore in grado di salvare più vite.
ELISOCCORSO, MERCATO DOMINATO DA UNA SOLA SOCIETÀ
Un lungo dibattito Dell’elisoccorso dedicato si parla ormai da molto tempo. Nell’estate 2020 in consiglio regionale ha approvato una mozione che chiedeva l’istituzione del servizio; poi, a inizio 2021, la giunta ha dato vita a un gruppo di lavoro che, in estate, sulla base di una serie di parametri ha individuato l’aeroporto di Foligno come sede più adeguata. Oltre a Foligno erano stati presi in considerazione l’aeroporto di Perugia e l’aviosuperficie di Terni. «Tali sedi – scriveva Palazzo Donini all’epoca – sono state escluse perché la dislocazione non risultava essere in una sede baricentrica, considerando anche altre variabili che possono incidere notevolmente sull’erogazione del servizio (condizioni orografiche, aeronautiche, metereologiche, logistiche, antropiche e così via)».