di M.R.
«Favorire percorsi enogastronomici, riforestazione urbana, eventi, manifestazioni, la realizzazione del centro commerciale naturale, cura, pulizia e decoro urbano sono tutte iniziative che l’amministrazione intende perseguire». Sono quelle inserite nel Quadro strategico di valorizzazione del centro storico di Terni, illustrate dall’assessore Marco Iapadre nella mattinata di venerdì nella sala consiliare di Terni. Tra queste, anche l’intenzione della giunta di portare al centro l’università: «È un’idea di fondo della giunta, resta inteso che essendoci dei finanziamenti per il polo di Pentima, saranno fatti gli opportuni approfondimenti».
Qsv del centro di Terni Qualità e vivibilità, che passa per la gestione degli spazi; servizi e commercio che siano adeguati a tutte le fasce della popolazione; identità e sostenibilità che passa per accessibilità, fruibilità, sicurezza e ambiente. Questi i tre asset lungo i quali la programmazione è stata elaborata, così come spiegato dall’architetto Roberto Meloni del Comune di Terni che ha fatto sapere che è aperto in questo senso un tavolo con 27 portatori di interesse che si conta di chiudere entro l’anno per poi attivare sinergie utili a concretizzare le misure; il tutto sotto la direzione Pianificazione, ma col lavoro di tutte.
Commercio «La riconversione delle edicole – ha detto l’assessore Stefania Renzi – è uno dei nostri obiettivi, inserito all’interno del Qsv, assieme a tanti altri piccoli interventi con finalità turistiche tipo infopoint o attività commerciali. La prossima settimana sarà discusso il tema nel dettaglio, si lavorerà per estendere la possibile destinazione d’uso di quegli spazi».
Terni Il piano, è stato spiegato, è in capo alla direzione Pianificazione del Comune ma le coinvolge tutte in quanto piano strategico di ampio raggio che non gode di finanziamenti propri ma che di fatto detta le linee guida per tutti gli interventi sull’area di riferimento. Al tavolo, al quale si può aderire fino alla fine di ottobre, hanno già preso parte associazioni, comitati, privati cittadini e professionisti e anche rappresentanti di enti religiosi.