«Il nostro è un appello al governo affinché il Teatro Sociale di Amelia riapra presto le sue porte, e siamo venuti simbolicamente fino a Roma, sede della ‘macchina dei bottoni’, affinché possiamo essere ascoltati». Una conferenza stampa ‘in trasferta’ per la Società Teatrale organizzata dal presidente Riccardo Romagnoli all’hotel Flora di Roma, per rilanciare la grande preoccupazione a causa di una brusca interruzione dell’attività teatrale ‘a tempo indeterminato’, dovuta al passaggio di proprietà dell’immobile dalla Società Teatrale al Demanio dello Stato, a seguito della prelazione esercitata dal ministero della Cultura sul prezioso immobile. Insieme a Romagnoli, alcuni prestigiosi esponenti della cultura come Vittorio Sgarbi e il violinista Uto Ughi, oltre al maestro Renzo Renzi, direttore artistico di ‘Europa Musica’ e dell’Ameria festival, concordi nel sostenere la necessità di garantire, nonostante il cambio della proprietà dell’immobile, l’urgente prosecuzione dell’attività teatrale.

Difficoltà per l’Ameria festival «La sorte del Teatro Sociale – spiega Romagnoli – è finita in un intricato intreccio burocratico, del quale non si riesce a intuire il capo» come ricordato dal presidente della Società Teatrale, sul Teatro Sociale pesava una procedura esecutiva promossa da una banca nei confronti dell’associazione e sviluppatasi, nel corso di sei anni, attraverso ben nove esperimenti d’asta (di cui otto andati deserti), fino all’aggiudicazione per la somma di circa 400 mila euro, a un imprenditore privato, di un bene valutato oltre 10 milioni di euro. «Come ormai noto – osserva Romagnoli – il 19 maggio scorso, a seguito del sollecito del sindaco di Amelia, il ministero della cultura ha esercitato la prelazione sull’immobile, soggetto a vincolo per i suoi pregi storico-artistici e architettonici, divenendo così il proprietario del teatro. Dai primi di luglio – ricorda il presidente della Società Teatrale -, dopo il formale passaggio delle chiavi al Demanio, quest’ultimo ha provveduto ad apporre lucchetti su tutti gli ingressi all’immobile bloccando, di fatto, ogni attività teatrale, comprese quelle in corso. Inoltre – spiega Romagnoli – sono interdette anche le consuete visite turistico-culturali organizzate dalle guide del locale museo, nonché un corso di alto perfezionamento per cantanti lirici stranieri, dirottato in altri locali messi a disposizione dal Comune». Quindi, il nodo relativo all’organizzazione della nona edizione dell’Ameria festival: «L’attuale condizione del Teatro ci mette in grande difficoltà. Il nostro appello è rivolto al ministro Franceschini, affinché voglia provvedere quanto prima a garantire la prosecuzione dell’attività del teatro di Amelia, assicurando soprattutto il regolare svolgimento della nona edizione dell’Ameria festival, ormai in fase di avanzata preparazione, per la quale sono già stati deliberati consistenti contributi pubblici.  In caso contrario – conclude Romagnoli -, non può escludersi che il festival possa essere ospitato in uno dei teatri umbri più vicini».

Uto Ughi Un appello commosso ed energico è arrivato dal maestro Uto Ughi, violinista di fama mondiale e più volte protagonista dell’Ameria festival. Nel suo intervento, Ughi ha ricordato il rapporto di particolare affetto col pubblico del Teatro di Amelia (tutto esaurito, per ben quattro festival consecutivi), e ha sottolineato come «il passaggio alla proprietà pubblica non debba implicare in nessun modo la chiusura del Teatro Sociale, nemmeno temporanea, che ha ormai acquisito ampia notorietà nazionale, sia per l’eccezionale acustica, sia per la rassegna di eccellenze musicali annualmente presentate dall’Ameria festival. Chiedo – conclude il maestro – che il governo si impegni a trovare la migliore strategia per scongiurare questa drammatica chiusura».

Sollecitati Dreghi e Franceschini Vittorio Sgarbi, presente alla conferenza stampa in qualità anche di commissario esterno ai beni culturali di Amelia, ha espresso la sua preoccupazione circa la fase di stallo burocratico nella gestione del teatro che produrrà degli ‘ineludibili’ tempi tecnici per escogitare una soluzione da parte del Demanio: «Solo l’intervento diretto del ministro Franceschini – osserva Sgarbi – può portare alla celere riapertura del Teatro. Su questo – rivela poi il critico d’arte – ho avuto interlocuzioni sia con il ministro Franceschini che con presidente Draghi, sollecitandoli al riguardo». Infine, a prendere la parola è stato il direttore artistico dell’Ameria festival, il direttore d’orchestra Renzi, che ha fatto notare come l’organizzazione del festival (con i suoi 15 eventi musicali e di prosa, programmati per settembre-ottobre) «necessiti di un quotidiano impegno preparatorio, connesso al libero accesso degli organizzatori alle strutture teatrali. Senza contare l’indispensabilità di alcuni interventi urgenti connessi al rinnovo del certificato antincendi, da realizzare con immediatezza».

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