Alcuni dei palazzoni abbandonati (©Fabrizio Troccoli)

«Da ecomostro a ecoquartiere». Così è stato presentato venerdì a Ponte San Giovanni il progetto di recupero degli ex palazzoni abbandonati di via Adriatica nel corso di una conferenza stampa servita a fare il punto sulle opere. Il complesso edilizio, in abbandono da anni, cambierà grazie al Pinqua, il «Programma innovativo per la qualità dell’abitare» finanziato con il Pnrr. Il progetto, ispirato ai principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale, prevede una riduzione sensibile della cubatura del complesso, con la creazione di un mix di alloggi di edilizia residenziale sociale, a canone concordato, alloggi di edilizia libera, uffici, servizi di quartiere come un asilo nido (ma anche un parco della musica e un laboratorio didattico del parco archeologico dei Volumni) che sarà preso in carico dal Comune, e di spazi di relazione.

I DETTAGLI DEL PROGETTO DI RECUPERO

Il progetto Una riqualificazione da oltre 20 milioni di euro che dovrà essere conclusa entro i primi mesi del 2026. Il complesso è stato acquisito da Ater, che eseguirà i lavori. «Ora sta a noi fare sì che le risorse diventino valore pubblico a tutti gli effetti», ha detto il presidente di Ater Emiliano Napoletti. «In euro, per tutti i progetti in attuazione da parte di Ater relativi a Pinqua e Piano nazionale complementare – Sicuro verde sociale stiamo parlando, vuoto per pieno, intorno ai 100 milioni di euro che potranno essere riversati sul territorio. Alla fine del percorso, ipotizzabile per giugno 2026, il settore pubblico avrà messo a disposizione della popolazione più fragile una quantità di alloggi senza precedenti rispetto a un passato recente e meno recente. Circa 45 nuclei familiari qui, e altri 650 in tutti gli altri interventi, molti dei quali, ovviamente in cantieri diversi anche a partire dalla metà di quest’anno, potranno avere una casa realizzata o ristrutturata secondo standard edilizi ottimali».

RIQUALIFICAZIONE ANCHE PER L’AREA CENTRALE DEL QUARTIERE

Tesei e Romizi «Questo, come altri progetti, nasce da una visione complessiva – ha detto la presidente della Regione Donatella Tesei – che abbiamo della regione. Sono molti i tanti dossier complessi che abbiamo trovato e che stiamo affrontando, componendo, tassello dopo tassello, il quadro dell’Umbria di domani». «Un grande intervento – ha aggiunto – che restituisce dignità ad una zona strategica di entrata alla città, vicina alla stazione, alla superstrada, con un’area che ora viene totalmente recuperata». «L’amministrazione comunale – ha detto il sindaco Romizi – ha perseguito con fermezza l’obiettivo di strappare al degrado il complesso ex Palazzetti, una sfida dal valore anche simbolico, che significa rilancio di una nuova sostenibilità per Ponte San Giovanni. Siamo felici dell’ulteriore passo avanti fatto con l’acquisizione da parte di Ater in qualità di soggetto attuatore».