Una delegazione cubana, rappresentata dal presidente dell’associazione Hermanos Saiz e parlamentare di Cuba, Luis Morlote Rivas, dal vicepresidente e da altri collaboratori ha fatto visita a Perugia per un progetto di cooperazione internazionale con l’Arci. La delegazione è stata accolta anche dalla Regione dell’Umbria e dal comune di Perugia.

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La storia E’ la Ong più importante a Cuba per quello che riguarda i giovani e tutta la promozione delle arti, compresa la settima arte quella della comunicazione, della tv e del giornalismo. Quindi teatro, musica, regia cinematografica, arti plastiche, letteratura e altro. Hermanos Saiz è un’associazione diffusa capillarmente in tutta l’isola, in tutte le città e in tutte le province. Il nome ricorda i fratelli rivoluzionari Saiz, primi sostenitori di una iniziativa di sostegno alla cultura nell’Isola, uccisi da Batista alla fine degli anni 50. L’associazione conta circa tremila soci: si tratta di giovani artisti professionisti. E’ da sottolineare che si diventa soci passando una serie di esami che valgono l’abilitazione professionale. Obiettivo dell’associazione è la  promozione della produzione artistica.

Franco Calzini «Arci Perugia  – dice Franco Calzini, presidente Arci Perugia – è molto felice di avere aperto il viaggio italiano della delegazione cubana guidata dal presidente Luis Morlote Rivas per il progetto ‘Santa Fe’. Per noi questa occasione ha rappresentato l’opportunità per fare il punto sul progetto attuale ma soprattutto per approfondire e sviluppare ulteriori rapporti con l’associazione cubana Hermanos Saiz che si andranno a concetizzare già dalla prossima stagione estiva, con ulteriori iniziative in comune. Esprimo vivo compiacimento per l’importante lavoro che l’azzociazione svolge per le giovani generazioni del popolo cubana. E’ un lavoro meritorio e di qualità. Siamo ben felici di sviluppare delle progettualità comuni». Ad accogliere la delegazione cubana, insieme al presidente dell’Arci Perugia e ai membri dell’associazione, anche il tesoriere nazionale, Daniele Lorenzi che da anni cura i rapporti interculturali tra l’Italia e l’Isola caraibica.

Alcuni particolari L’associazione può contare su una serie di incentivi che riguardano la possibilità di avere spazi, borse di studio, premi letterari e iniziative di sostegno e accompagnamento alle arti di varia natura. Hermanos Saiz ha rapporti con il ministero della Cultura, l’istituto cubano di arte e industria cinematografica. Il progetto che li vede impegnati sul fronte della cooperazione internazionale con Arci prende il nome di ‘Santa Fè’ e riguarda principalmente la ristrutturazione di un vecchio cinema. Siamo alla periferia ovest di L’Avana, la parte che guarda la Florida. Il progetto è finanziato dalla Unione Europea. «Si tratta di un recupero strutturale – spiega Paolo Tamiazo, responsabile della cooperazione internazionale di Arci Perugia – , che riguarda la ristrutturazione di questo cinema che dovrebbe diventare un centro multimediale per la produzione audio-video, per la realizzazione di laboratori e per la formazione didattica, nonchè come ausilio alla produzione artistica per i giovani dell’associazione. Insieme con l’Arci, si attiverà la programmazione di occasioni di aggregazione che vanno dai seminari di formazione a sessioni artistiche vere e proprie».

I giovani L’associazione recluta artisti fino all’età 35 anni. Oltre questa ce n’è una gemella che si rivolge prevalentemente agli adulti. C’è spazio anche per altre figure come  bambini ad adulti, che però hanno un approccio formativo e non professionista. Tra questi altri soggetti potrebbe esserci anche chi poi passerà le selezioni e diventerà socio professionista. Ma l’associazione tiene dritta la barra sulla promozione dell’eccellenza culturale anche come segnale sulla governance culturale di Cuba. «Nonostante l’embargo – dice ancora Tamiazo – Cuba non ha mai smesso di promuovere iniziative di partecipazione con la popolazione perché ha pensato che negarlo significherebbe piegare ancora di più la vita dei cubani. Non è un caso che Rivas è parlamentare e membro della commissione Cultura del parlamento». Come Arci entriamo a livello nazionale per la promozione di questi artisti.

Il presidente dell’associazione Rivas ha tenuto a precisare come la visita a Perugia è rivolta a studiare un modello di «buone pratiche, quello dell’Arci». Al progetto sono coinvolte tre regioni: l’Umbria, le Marche e la Liguria. «C’è interesse che a questo primo passo ne seguano altri. I fondi – conclude Tamiazo – per la cooperazione in generale e per le Regioni, sono sempre meno. Ci vuole fantasia e voglia di fare  con il minimo delle risorse»

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