I percorsi Covid in una scuola ©Fabrizio Troccoli

di Ivano Porfiri

Al 31 ottobre scorso, quindi a poco più di un mese dall’apertura, nelle scuole che vanno dalle elementari alle superiori dell’Umbria si erano verificati 2.296 casi di positività al virus Sars-Cov-2 ovvero 20,2 ogni mille tra studenti e personale, il che faceva dell’Umbria la regione con la più alta incidenza d’Italia. Il doppio di quella nella popolazione generale. Nel giorno in cui riaprono le lezioni in presenza delle scuole medie della regione, i dati sono stati pubblicati da Wired, che li ha ottenuti dal ministero dell’Istruzione attraverso un Foia (Freedom of information act). 

Incidenza doppia di quella generale I casi di positività totali sono suddivisi in 1.403 nel primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado) e 893 nel secondo (scuole superiori). Come detto, l’incidenza supera nettamente quella delle altre regioni italiane per entrambi i cicli di studio. Wired ha poi messo in relazione l’incidenza delle infezioni nella popolazione scolastica (20,2 per mille) con quella registrata nella popolazione generale (9,2) e ne scaturisce un indice di 2,199 ovvero i casi in classe sono oltre il doppio di quelli nella società al completo. Questo non significa che la trasmissione sia avvenuta necessariamente tra le mura scolastiche, poiché per attestarlo servirebbe un tracciamento super efficiente che, evidentemente, non è avvenuto. Però, di certo, questi dati hanno contribuito alla decisione di chiudere le scuole ancora prima che l’Umbria entrasse nella fascia arancione e, comunque, di tenere chiusa la prima media fino a oggi.

Mappa a cura di Wired:

Terni seconda in Italia Scendendo più nel dettaglio, in provincia di Perugia i casi sono stati 1.634 (1.051 nel primo ciclo di studi e 569 nel secondo) pari a 18,90 ogni mille studenti e lavoratori, mentre in quella di Terni 662 (338 nel primo ciclo e 324 nel secondo) pari a 24,33 ogni mille, che ne fanno la provincia col dato più alto in Italia dopo Isernia. 

Mappa per comune Umbria24 ha elaborato dai dati che Wired ha messo a disposizione pubblicamente una mappa a livello comunale con l’incidenza dei casi sulla popolazione residente, non avendo il dettaglio sulla popolazione scolastica. Va precisato che il Miur ha rilasciato i numeri solo su 2.546 comuni italiani (in Umbria 38 su 92) dal che si desume, anche se non si può avere la certezza, che negli altri non ci siano stati casi, visto che i dirigenti scolastici avevano l’obbligo di rispondere al questionario settimanale del ministero. Il comune con l’incidenza più alta sulla popolazione residente è Fabro con 13,44 ogni mille residenti, davanti ad Attigliano con 9,10 e Cascia con 8,71. Tra i comuni più grandi spicca Orvieto con 7,54, che precede di poco Todi con 6,08. Assisi si attesta a 5,37, preceduta da Umbertide con 5,59. Dei due capoluoghi Terni con 3,39 è poco davanti a Perugia con 3,32. Gubbio ha avuto 2,38 casi ogni mille abitanti, Foligno 2,09, Narni 1,78, Città di Castello 1,85, Spoleto 1.03. Incidenza più bassa tra i comuni che hanno registrato casi è stata ad Arrone con 0,37, davanti ad Amelia (0,68)) e Marsciano (0,70).

Passa col cursore sulla mappa per visualizzare i dati:

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.