Foto dello staff a Pozzo

Test rapidi immunologici su tutti i residenti della zona rossa di Pozzo. Sono tre gli infermieri che da martedì mattina hanno iniziato a eseguire la raffica di tamponi sui residenti della frazione di Gualdo Cattaneo, dove dal 27 marzo scorso è stato tracciato un perimetro dal quale non si entra e non si esce. Il timing della Usl 2 prevede l’esecuzione dei test in tre o quattro giorni: allo scopo è stato messo a disposizione anche un ampio locale da parte del Comune, dove i cittadini dalle 10 alle 18 vengono invitati a effettuare il test, mentre per coloro che non possono uscire sarà effettuato a casa. Contestualmente, proprio perché i 21 contagiati non risiedono tutti a Pozzo seppur riconducibili a quel cluster, gli operatori sanitari usciranno anche dal perimetro della zona rossa. Tamponi, infatti, verranno eseguiti anche vicino alle attività commerciali e alle farmacie rimaste aperte nell’area circostante.

TEST RAPIDI, IL PIANO DELLA REGIONE 

Misurazione della temperatura Tutte le sedi territoriali dell’Usl 2 verranno dotate di termoscanner per la misurazione di temperatura a distanza, strumento già in funzione da diversi giorni in tutti gli ospedali della stessa azienda. Una misura che, secondo la direzione, si rivelerà utile anche in futuro quando si entrerà nella fase post-emergenziale. Dalla giornata di mercoledì l’azienda Usl Umbria 2 attiverà tre Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) con postazioni a Terni, Foligno e Spoleto finalizzate, in coerenza con le indicazioni nazionali e regionali, alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero. Si prevede, inoltre, il potenziamento dei servizi territoriali di assistenza e l’estensione delle postazioni in tutte le aree territoriali di competenza dell’Azienda Usl Umbria 2 grazie all’adesione dei professionisti registrata in questi giorni.

Coletto «La Regione – dice l’assessore alla Sanità Luca Coletto – monitora con attenzione le condizioni della popolazione di Pozzo», dove il piano partito martedì «permetterà di avere una visione più chiara della situazione epidemiologica della ‘zona rossa’ umbra». L’indagine prevede anche la sorveglianza telefonica dei nuclei familiari per monitorarne lo stato di salute, in modo da effettuare immediatamente il test di riferimento qualora qualcuno manifestasse sintomi riconducibili all’infezione.

Il Pd A chiedere più trasparenza sulla situazione della frazione è il Pd di Gualdo Cattaneo: «Il fatto – è detto in una nota – che il sindaco abbia smesso di comunicare con la dovuta trasparenza i dati relativi ai contagi, ai casi di isolamento, ai tamponi eseguiti aggrava una situazione, già di per sé estremamente allarmante. Chiederemo per questo che si giunga a una indagine epidemiologica approfondita per provare a comprendere ciò che, oggi, ci appare oscuro. Questo perché pensiamo che la chiarezza e la precisione permetterebbe di rassicurare i cittadini e orientare i loro comportamenti, a partire da quelli di Pozzo e Cisterna che sono stati interessati dal provvedimento». E a proposito di Cisterna «le strade di accesso sono state intercluse, ma la piccola frazione limitrofa a Pozzo è ricompresa nell’ordinanza? In un primo momento sembrava di no. Noi eravamo e siamo favorevoli ad aumentare i livelli di protezione per salvaguardare la salute dei gualdesi tutti ma, certamente, i cittadini meritano più trasparenza e non possono essere lasciati soli e allo sbando in un momento difficile come questo».

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