Con le nuove regole serve incidenza sotto quota 50 per tre settimane. Ecco il tasso comune per comune
di Chia.Fa.
Umbria in zona bianca dal 7 giugno. Questa l’ipotesi che giovedì mattina rimbalza da Roma a Perugia, che comporterebbe principalmente l’addio al coprifuoco. Per essere centrato il risultato, però, la regione deve avere un’incidenza inferiore a 50 casi di Covid-19 su 100 mila abitanti per tre settimane consecutive (al 19 maggio la media dell’Umbria era di 51,7), così come stabilito dal governo che il 18 maggio ha cambiato i parametri per assegnare i colori alle regioni.
Umbria zona bianca E in questo senso, non ha più tanto peso l’Rt, ma principalmente l’incidenza di nuovi casi settimanali, che viene calcolata coi dati diffusi quotidianamente dalla Protezione civile, e le percentuali di occupazione dei reparti di Terapie intensiva e Aree mediche, che invece vengono fornite dall’Agenas (agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Per assegnare i colori, inoltre, sarà valutata anche l’analisi del rischio dell’Istituto superiore di sanità definita sulle probabilità di diffusione del Sars-Cov-2 nella regione e sull’impatto che avrà su ospedali e soggetti a rischio.
Ipotesi dal 7 giugno Nei giorni scorsi Umbria24 aveva rilevato come, secondo questi criteri, anche se l’andamento nelle due province è buono ormai da settimane, la regione non sarà tra le prime a entrare in zona bianca. E infatti, in base alle ipotesi che rimbalzano da Roma e al netto di improbabili impennate di contagio, dal primo giugno quel colore sarà assegnato a Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna, mentre la settimana successiva sarà il turno dell’Umbria con Liguria, Abruzzo e Veneto. Dal 7 giugno, dunque, potrebbe essere archiviato il coprifuoco ora in vigore dalle 23 e si assisterebbe alla ripresa di tutte le attività, fermo restando l’obbligo di indossare la mascherina e il distanziamento sociale.
@chilodice