di Chiara Fabrizi e Ivano Porfiri
La battaglia per scongiurare la chiusura di 11 uffici postali in Umbria si sposta al Tar del Lazio. Questa l’indiscrezione – confermata – filtrata nel pomeriggio di mercoledì a margine dell’udienza di fronte ai giudici amministrativi di Perugia, che hanno affrontato il procedimento intentato da Comuni e Regione contro la decisione di Poste Italiane.
POSTE CHIUDE 11 UFFICI IN UMBRIA: L’ELENCO
Battaglia si sposta nel Lazio All’origine della decisione, sembrerebbe, l’impugnazione in fase di ricorso anche delle delibera con cui Agcom (Autorità per la garanzie nelle comunicazioni) ha ritenuto legittimo il piano delle chiusure varato da Poste Italiane. Circa 20 giorni fa il presidente del Tar dell’Umbria, il giudice Cesare Lamberti, con appositi decreti, aveva accolto le richieste di sospensiva presentate dai Comuni coinvolti in vista della chiusura degli uffici calendarizzata da Poste Italiane per il 7 settembre.
La conferma fino a sentenza Sono l’assessore regionale alle riforme, Antonio Bartolini, e il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti a confermare le indiscrezioni. «Nel corso dell’udienza al Tar dell’Umbria per discutere le istanze cautelari proposte da nove Comuni umbri, sostenuti da Regione Umbria e Anci Umbria, contro l’attuazione del Piano di ridimensionamento di Poste italiane, si è preso atto della eccezione di incompetenza funzionale del Tar regionale in favore del Tar Lazio sollevata dalla difesa di Poste Italiane».
Nessuna chiusura I Comuni umbri ripresenteranno dunque i propri ricorsi davanti al Tar del Lazio, ma l’elemento importante che emerge è l’impegno di Poste Italiane a non chiudere gli uffici presenti in Umbria fino al pronunciamento del provvedimento del presidente del tribunale amministrativo laziale. «I difensori di Poste Italiane – sottolineano Bartolini e De Rebotti – hanno dichiarato a verbale che non ci sarà alcuna chiusura degli uffici postali fino al momento della adozione dei provvedimenti monocratici sull’istanza di sospensiva. Si tratta di una decisione importante ed apprezzabile che consentirà di mantenere operativi i servizi finora erogati in attesa della decisione dei giudici amministrativi. Ciò concorre a costruire un clima positivo attorno alla definizione di scelte così importanti per molti cittadini umbri e per l’intera comunità regionale. Un clima – concludono – che, anche grazie alla posizione assunta in merito dalla Regione Umbria e Anci Umbria, ha concorso alla riapertura della trattativa al ministero e ad un nuovo confronto tra Poste e Regioni, così come annunciato la scorsa settimana dal sottosegretario alle comunicazioni Antonio Giacomelli».