di Chiara Fabrizi
Mobilitazione a Castel Ritaldi e non solo per i lavori del ponte lungo la strada provinciale Tuderte, precisamente quello che attraversa il centro abitato della Bruna (Castel Ritaldi).
Ponte della Bruna: chiusura totale Sì, perché la Provincia deve procedere al consolidamento dell’opera viaria e le modalità di intervento richiederebbero, questo emerge e viene confermato da più parti, la chiusura totale del traffico.
Paese (e non solo) diviso in due Il disco rosso sul ponte, però, dividerebbe in due il paese della Bruna: da un parte del cantiere, per dirne una, resterebbe l’ufficio postale e dall’altra la farmacia. Ad agitare gli operatori economici della zona, ma anche i tanti pendolari che utilizzano la Tuderte ogni giorno per raggiungere da Spoleto la zona di Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria e dintorni, è la viabilità alternativa per superare l’ostacolo del cantiere sul ponte.
Viabilità alternativa da incubo Le uniche opzioni, infatti, sono rappresentate dalla Flaminia con uscita a Trevi oppure dalla strada Uncinano-Terzo la Pieve: in entrambi i casi l’itinerario si allunga di diversi km. Ci sarebbe almeno una stradina di campagna alternativa, che però non è minimamente idonea ad accogliere il traffico della Tuderte.
Opposizione chiede senso unico alternato In questo senso il gruppo di opposizione Siamo Castel Ritaldi sta raccogliendo le firme per chiedere alla presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, di organizzare i lavori con modalità tali da rendere sufficiente l’istituzione del senso unico alternato, archiviando lo scenario della chiusura totale del ponte.
Sindaca: «Stiamo cercando una soluzione» Con un post sui social l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca Elisa Sabbatini ha sostenuto «di aver appreso della chiusura totale del ponte della Bruna nei giorni scorsi» e di aver avviato «colloqui con la Provincia sul da farsi riguardo le modalità e soluzioni nell’interesse di tutta la comunità», ritenendo che «tempistiche e modalità debbano essere condivise con noi per non creare disagi al territorio». Nel frattempo, la sindaca si dice «vicina alle nostre attività».
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