di M.G.P.
«Doppiamo pagare 1.360,30 euro per la Tassa rifiuti corrispettiva, per noi una vera e propria doccia fredda. Non ce la facciamo a sostenere le spese, rischiamo la chiusura». È questo il grido di allarme del Centro sociale e culturale di Collescipoli. Il punto di ritrovo nel borgo Ternano, attivo da più di 20 anni, conta circa 60 soci: «È l’unico luogo in cui giovani e anziani si possono ritrovare per stare insieme – ha spiegato a Umbria24 Giorgio Silvestri, presidente del Centro -. Inoltre è anche l’ultimo punto ristoro del borgo, non c’è più nemmeno un bar».
Centro sociale in crisi Dopo il Centro sociale di Macenano di Ferentillo che ha chiuso i battenti a fine febbraio, ora anche il punto di aggregazione di Collescipoli pensa a tirare giù le serrande. «Nel 2021 abbiamo pagato circa 250 euro di Taric – continua il presidente Silvestri -, nel 2022 più o meno 360; ora oltre mille euro, perché c’è anche il conguaglio. Anche se abbiamo ricevuto un ristoro dal Governo per il periodo di chiusura Covid, dovendo pagare questa cifra la situazione per noi diventa insostenibile. Per far fronte alle spese ci sono i tesseramenti del Centro, ma qualche anno fa eravamo oltre 100 soci, adesso molti ci hanno lasciato. Inoltre noi ci troviamo in una struttura privata dunque paghiamo l’affitto e lo scorso anno anche la bolletta dell’energia elettrica è stata molto elevata». Insomma le spese sono tante e il gruppo fatica a far fronte a tutte. Venerdì prossimo ci sarà l’assemblea dei soci deciderà che le sorti del Centro sociale: «Illustrerò la situazione al gruppo – chiosa il presidente – e vedremo come muoverci, ma non penso che sia possibile continuare le attività».
La posizione del M5s A dire la sua sull’argomento e ad incalzare l’amministrazione comunale il consigliere del Movimento 5 stelle di Terni, Federico Pasculli: «È inaccettabile che l’ultimo posto di aggregazione di Collescipoli rischia di chiudere perché il comune applica tariffe e metodi di riscossione che portano a queste situazioni, cosa faranno le persone e gli anziani che fino ad oggi avevano un luogo dove poter socializzare e ora ne verranno privati? – dichiara a Umbria24 -. Chiediamo al sindaco se sia accettabile continuare a privare le frazioni e le periferie di quel poco che è rimasto, lo trovano corretto?».