Castelluccio (13 gennaio)

Organizzata la carovana per la semina della lenticchia di Castelluccio ma gli agricoltori smorzano gli entusiasmi: «Percorso alternativo lungo 90 chilometri obbligherà a traversate lunghe ore, anche se il problema più grave è che si continuano a prendere decisioni senza ascoltare le persone».

La rabbia degli agricoltori di Castelluccio Così la onlus Per la vita di Castelluccio fondata a fine 2016 e composta da un centinaio di soci tutti profondamente legati al gioiello dei Sibillini. Tra loro naturalmente anche operatori del comparto agricolo che da anni faticano e prosperano sull’altopiano ai piedi del Monte Vettore soprattutto coi pascoli e la produzione della lenticchia. E sono proprio loro i castellucciani doc ad alzare voce, come peraltro già fatto nelle scorse settimane dal presidente Giovanni Perla: «A quattro mesi e mezzo dal terremoto del 30 ottobre, le istituzioni hanno comunicato che da sabato i trattori potranno risalire a Castelluccio di Norcia per la semina della lenticchia, peccato però che la strada indicata (Pretare di Arquata del Tronto, ndr) sia lunga 90 chilometri e il tragitto duri 4-5 ore in trattore e 2 ore e mezza con le auto e che la strada sia la medesima già aperta a chiunque possieda un semplice pass del Comune di Arquata».

«Decisioni non condivise» E poi: «Novanta chilometri da percorrere tutti i giorni con i trattori  almeno due volte al giorno, sono decisamente troppi, ma poco importa a chi decide: dopotutto sono gli agricoltori, da mesi senza reddito, a rimetterci soldi e salute. Il fatto più grave – prosegue l’associazione – è che si continuano a prendere decisioni sulla pelle delle persone, senza ascoltarle. E sì che l’esistenza di una Onlus rappresentativa e portatrice di interessi legittimi, con cui interloquire, è a tutti nota. Non è stato proposto nemmeno un “tavolo tecnico”, che nel nostro Paese non si nega (quasi) a nessuno. Tutto è stato stabilito, lontano dai luoghi e dalle persone direttamente coinvolte, le quali, se interpellate, avrebbero certamente fornito elementi utili per giungere a soluzioni non solo condivise e più efficaci, ma di buon senso». Un intervento particolarmente duro che segue l’organizzazione della carovana per la semina programmata per sabato mattina dal Comune di Norcia e dalla Protezione civile regionale per raggiungere il Pian Grande.

Dettagli logistici Sul fronte logistico, in base a quanto risulta, si conta di riaprire un agriturismo agibile presente poco dopo la piazza del paese, indicato dalle autorità proprio come struttura in cui gli agricoltori potranno pernottare per evitare i «viaggi della speranza». Contestualmente tanto l’assessore regionale Giuseppe Chianella, quanto il sindaco Nicola Alemanno, hanno confermato l’ordinativo di tunnel che verranno installati nella zona sia per i mezzi agricoli che per le sementi. Mentre potrebbe essere vagliata l’ipotesi di consentire il transito sulla strada provinciale 477 tra Norcia e Castelluccio (chiusa dal 24 agosto) durante i lavori che riprenderanno entro la settimana e interessano gli interventi affidati dalla Provincia di Perugia dopo il primo terremoto, poi sospesi a causa delle scosse di fine ottobre e della neve.

Sindaco: «Per le notti disponibile agriturismo agibile» A parlare mercoledì mattina era stato il sindaco Nicola Alemanno: «Da sabato tutti gli agricoltori potranno finalmente raggiungere Castelluccio di Norcia con i mezzi tecnici adeguati per poter procedere alla semina dei campi di lenticchia. Insieme alla Regione abbiamo mantenuto la promessa di trovare una soluzione entro la metà di marzo. Quanto prima – prosegue Alemanno – saranno allestiti dei ‘tunnel’ vincolati a new jersey, per il ricovero dei mezzi e delle sementi. Inoltre, per coloro che lo vorranno, sarà messa a disposizione una struttura ricettiva dove poter pernottare».

Marini: «Simbolo della ripartenza più emblematico» L’agriturismo agibile fin da ora che, però, per tornare ad aprire i battenti per gli agricoltori richiederà delle modifiche all’ordinanza della zona di rossa di Castelluccio. Sulla carovana in partenza sabato mattina anche la presidente Catiuscia Marini: «Tra i simboli della ripartenza dopo il terremoto, la semina della lenticchia è la più emblematica: è il seme che torna a generare uno dei prodotti più preziosi di questo territorio, bellezza e attività economiche. Un significato che, quest’anno come non mai, va al di là del lavoro stesso e del suo valore economico, segnando e imprimendo slancio alla rinascita di Castelluccio in tutti i suoi aspetti.  Con il progetto #rinascitacastelluccio, promosso da Regione Umbria, Ministero delle Politiche agricole e Perugina – conclude – rafforzeremo il nostro impegno per la ripresa e il futuro delle attività agricole e agroalimentari».

 

Riprendono i lavori sulla strada per Castelluccio A fare il punto sulla viabilità nelle ultime ore, invece, è stato l’assessore regionale Giuseppe Chianella: «Per questa settimana è prevista la ripresa dei lavori di somma urgenza già affidati all’indomani del sisma del 24 agosto sospesi a causa dell’aggravamento determinato dalle successive scosse e delle abbondanti precipitazioni nevose, anche di alcune importanti slavine, che non hanno consentito all’impresa affidataria di proseguire nelle attività lavorative. Venerdì è in programma un sopralluogo da parte dei tecnici della Provincia e del Parco nazionale dei Sibillini per definire gli ultimi dettagli». Per quanto riguarda la progettazione degli altri due stralci di intervento che interesseranno l’intero tracciato della strada provinciale di Castelluccio, l’assessore regionale spiega che «è stato predisposto il progetto della prima tratta per il quale si è svolta la Conferenza di servizi preliminare alle procedure di affidamento e sono stati così acquisiti i necessari pareri ed autorizzazioni. Per la seconda tratta, anch’essa progettata, è previsto l’avvio della Conferenza di servizi nei prossimi giorni».

Incontri per sciogliere i nodi E sulla viabilità della provinciale 477 di Castelluccio sono intervenuti anche il presidente della Provincia di Perugia, Nando Mismetti, ed Erika Borghesi, consigliere provinciale delegato alla viabilità, rassicurando gli agricoltori di Castelluccio di Norcia sulla possibilità di consentire il passaggio dei mezzi per l’attività agricola nei Piani di Castelluccio. «Per quanto riguarda le problematiche sollevate di recente dagli agricoltori – hanno spiegato Mismetti e Borghesi – stiamo organizzando degli incontri tra i coltivatori, in accordo con le strutture della Regione, della Provincia di Perugia, del Centro Operativo Regionale di Protezione Civile e del Comune di Norcia, per individuare le possibili soluzioni che possano consentire l’attività agricola nei Piani di Castelluccio. La Provincia, comprendendo pienamente le esigenze dei coltivatori e residenti della zona, intraprenderà ogni possibile iniziativa per consentire la semina delle colture tipiche capendo perfettamente che questa rappresenta un segno tangibile di ripresa. E’ chiaro che si deve agire nel rispetto delle condizioni di sicurezza della circolazione e della pubblica e privata incolumità».