I fedeli a sostegno di Scanavino sabato scorso a Todi (Foto Umbria24.it)

Una «decisione nefasta da modificare», quella di allontanare dalla diocesi di Todi-Orvieto il vescovo, monsignor Giovanni Scanavino: non usa giri di parole, il sindaco di Orvieto, Antonio Concina, nell’appellarsi al Papa, con una «supplica sincera e accorata» affinché modifichi questa decisione. A rendere noto, sabato scorso, che il Pontefice aveva accettato le sue dimissioni, era stato lo stesso presule orvietano, al termine di un percorso che si era avviato dopo che, tre mesi fa circa, a Orvieto si era suicidato una giovane diacono, Luca Seidita

Una lunga storia di dissapori Ora la diocesi è in attesa dell’amministratore apostolico, monsignor Giovanni Marra. L’appello del sindaco Concina (che guida una giunta comunale di centrodestra) lo pubblica oggi Il Foglio. «Questa città – scrive Concina – sta vivendo una lunga storia di dissapori e contrasti con alcune istituzioni regionali e diocesane. Per la mia esperienza personale – dice Concina di Scanavino – non ho mai, dico mai, incontrato un pastore più degno della sua carica e del suo ruolo».

Alti prelati non hanno voluto affrontare il problema La speranza del sindaco di Orvieto è che il Papa «possa ascoltare la voce di migliaia di fedeli che gli chiedono di modificare una decisione nefasta. Perché non ascoltare questa voce che parla in favore del suo pastore, uomo intelligente, colto, affettuoso, disponibile? Ho incontrato altissimi prelati – rivela infine Concina – che gentilmente ma altrettanto mellifluamente mi hanno ascoltato, fatto parlare, senza la minima intenzione di ascoltarmi davvero e di affrontare il problema».