di Mar. Ros.
Mamme e papà sul piede di guerra, si presentano alla seduta del consiglio tutti con un cartello riportante la scritta ‘No trasportato, sì cotto e mangiato’, poi scoppia il caos dopo l’approvazione dell’atto di Pennoni. Seduta sospesa, una delegazione dei genitori alla riunione dei capigruppo. A lavori ripresi il presidente del consiglio Giuseppe Mascio: «Le votazioni degli atti sono avvenuti in piena autonomia, non c’è bisogno di ripeterle». Questa era stata la richiesta avanzata in sede di conferenza dei capigruppo, formalizzata in aula dal consigliere del Cammello, Franco Todini. «Il punto – ha aggiunto Mascio – sarà nuovamente oggetto di discussione in sede di commissione».
Filipponi Già, il caso mense tornerà proprio in commissione, quella presieduta da Francesco Filipponi del Pd. Il presidente all’indomani del consiglio: «Ritengo che in commissione, possa aprirsi un confronto serio in un clima sereno e disteso. Questa possibilità di approfondire in un tavolo istituzionale, ed affrontare quindi nuovamente il tema – continua Filipponi – consente la partecipazione di tutti i soggetti interessati. Con tutti i dati necessari alla mano ed il contributo di tutti gli attori coinvolti, avendo a mente l’obiettivo di mantenere un ottimo servizio, si potrà fare un buon lavoro nell’interesse dei bambini della nostra città».
Sospensione Ecco la cronaca della giornata di lunedì. Il presidente, in apertura di consiglio, mette immediatamente in votazione i tre atti di indirizzo presentati la scorsa settimana. Respinto quello preparato dai genitori che vincolava la giunta a non esternalizzare il servizio, passa quello di Michele Pennoni che lascia maggiore spazio di manovra all’amministrazione comunale. Nel documento: «[…]privilegiando, ove possibile, il mantenimento delle cucine con preparazione dei pasti in loco». Dalla sala si alzano i cori da stadio, i genitori gridano: «Vergogna buffoni, andate a casa!». Nel caos, Melasecche propone la sospensione dei lavori e il consiglio approva.
Forza Italia Incassa parere favorevole anche l’atto presentato da Fi e presentato lunedì 14 dal consigliere Francesco Maria Ferranti, il quale aveva detto: «Servono qualità dei pasti, economicità per l’ente e una gara di esternalizzazione con criteri stabiliti dalla commissione competente insieme a esperti del settore, la giunta blocchi tutto fino a nuove indicazioni del consiglio».
Consiglio Alla ripresa dei lavori il presidente, sentito il segretario generale, ha rigettato la proposta di effettuare di nuovo le votazioni perché ritenute illegittime in quanto avvenute nella confusione generale, dati i cori da stadio alzati dai genitori. Mascio: «Le votazioni degli atti sono avvenuti in piena autonomia, non c’è bisogno di ripeterle. Il caso sarà riportato all’attenzione della commissione competente».
M5s «Faremo ricorso al Tar – ha detto Angelica Trenta del Movimento cinque stelle -, perché non solo le votazioni sono avvenute nella confusione generale, ma neppure la segreteria verbalizzante aveva chiaro cosa si stesse votando. Grazie all’astensione di due membri di Forza Italia è stato respinto l’atto scritto dai genitori, come al solito parte dell’opposizione fa da paracadute alla giunta». «L’atto di Forza Italia non era stato verbalizzato dalla segreteria all’atto della votazione – ha detto il consigliere Thomas De Luca – e al M5s è stato accostato un emendamento mai presentato, era uno solo quello del gruppo».
Ferranti «Questi interventi sull’ordine dei lavori – ha detto Francesco Maria Ferranti – non avvenuti prima è inutile farli ora. Ora spetta al presidente esprimersi sulla regolarità delle votazioni, sentito il parere del segretario. Da settembre chiediamo alla giunta il confronto con la commissione competente, questo non è avvenuto. Oggi approvato il nostro atto, grazie a questo si potrà tornare in commissione per una concertazione in merito al servizio mense tra Ausl, addetti ai lavori, amministrazione comunale e rappresentanti dei genitori. Faremo in modo che sia garantita la scelta migliore possibile». Il capogruppo, a margine della votazione: «Il nostro documento è serio e con esso non si illudono i comitati e i genitori; al di là di ogni battaglia di mera strumentalità politica si riporterà ogni scelta inerente le mense nella commissione competente, vi saranno le audizioni con i comitati dei genitori e gli addetti ai lavori, compresa la Ausl per poter addivenire a scelte che in primo luogo garantiscano la qualità dei pasti e quindi la salute dei nostri bambini».
I love Terni «La situazione era così confusa – ha detto Enrico Melasecche di I love Terni – che il presidente ha sbagliato a nominare i sottoscrittori dei diversi atti, né è stato chiarito il contenuto degli emendamenti votati. In un caso io mi sono astenuto perché non stavo comprendendo cosa si stesse votando. L’atto di Foza Italia è votato anche dal Pd, mentre quello dei genitori è stato respinto proprio perché Fi si è astenuta». «È avvenuto tutto nel caos, in modo irregolare – ha detto il capogruppo Crescimbeni – oltre alle considerazioni politiche già espresse, non c’è giustificazione alle prese di posizione sul caso mense, perché i genitori erano disposti anche ad autotassarsi per contravvenire ad un aumento delle rette».
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