«Dovete riprendere anche questo. Non si possono mica ridurre i divani così. Questa? (Indicando una poltrona ndr) Sarà fuori uso da 11 anni». Questo il sottofondo di alcuni video postati sui social dal sindaco Stefano Bandecchi mercoledì 13 settembre. Il primo cittadino infatti ha fatto visita al servizio Psichiatrico diagnosi e cura all’ospedale Santa Maria di Terni. Dai filmati si vedono anche muri scrostati e una cucina «medievale», come definita dal primo cittadino che successivamente, sempre tramite i social, posta una lettera inviata alla Regione Umbria dove scrive «chiederemo l’intervento dei carabinieri dei Nas» . La replica dell’Usl Umbria 2 non tarda ad arrivare e Massimo De Fino, direttore generale, scrive alla Procura della Repubblica di Terni e anche al Nas.

Le lettere Sempre tramite social il primo cittadino si spiega: «Sto poco nel mio ufficio perché mi piace girare la città. Ho visitato il dipartimento di salute mentale, momentaneamente non come paziente né come medico, ma come sindaco. In Italia si dice che un sindaco non dovrebbe occuparsi di queste cose. Credo che dovremmo chiedere al Governo di affidare al Comune di Terni l’ospedale e la sanità, perché dobbiamo far diventare una città a statuto speciale. Guardate i video, fanno paura». Poi prosegue a pubblicare online, questa volta un carosello di tre foto. Nelle immagini c’è una lettera inviata alla presidente Donatella Tesei nella quale ribadisce quanto testimoniato dai suoi video e chiama in causa il Nas «al fine di accertare l’igiene e la regolarità di tutto l’impianto». Nella terza foto ecco la segnalazione di Bandecchi alle forze dell’ordine: «Ho visitato la struttura in oggetto in gestione alla Usl Umbria 2, riscontrando evidenti carenze igienico-sanitarie che sottopongo all’attenzione del Comando».

Usl 2 Non tarda ad arrivare la risposta di Massimo De Fino. Infatti, come spiega il direttore generale, a seguito della segnalazione del familiare di un utente, lo scorso 22 agosto c’è stato un sopralluogo del direttore amministrativo. «La direzione strategica visto lo stato di ‘ammaloramento della pavimentazione interna in linoleum e degli arredi della sala relax’ disponeva in data 23 agosto l’interessamento di tutti gli uffici e servizi preposti al fine di attivarsi con il responsabile del servizio per ‘garantire il giusto decoro degli ambienti’». L’inizio dei lavori, a quanto si apprende, sarebbe stato l’11 settembre – due giorni prima della visita di Bandecchi – data a partire dalla quale ci sarebbero stati meno pazienti. «Desta stupore – scrive De Fino – l’immediato intervento del sindaco accompagnato dalla stessa persona che si era rivolta alla direzione strategica e che era a conoscenza dei lavori».

Nas Anche il direttore dell’azienda sanitaria si è rivolto alle forze dell’ordine, chiarendo che alcune delle persone in compagnia di Bandecchi sarebbero entrate nella struttura senza autorizzazione. Nella missiva indirizzata al Nas e alla Procura della Repubblica di Terni il direttore generale spiega anche che foto e video, pubblicati sui social dal primo cittadino, non solo non erano autorizzati, ma sono stati pubblicati senza previa comunicazione. «Ricordo – scrive De Fino – che all’interno della struttura sono ospitati pazienti con patologie particolari e che l’ingresso di altro personale non legato all’amministrazione comunale, ha violato nettamente le regole della privacy e del rispetto della dignità della persona».

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