di Daniele Bovi
Oltre 54 mila persone, per la precisione 54.046, non hanno a disposizione in Umbria una connessione a banda larga. I numeri si ricavano dal dossier di Sostariffe.it pubblicato mercoledì e basato sui dati di Infratel Italia (società costituita su iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico e di Invitalia), che rappresenta il soggetto attuatore dei piani su banda larga e ultralarga. Attualmente l’88 per cento della popolazione regionale può accedere a quella larga, cioè quella che garantisce una connessione da 2 a 20 megabit per secondo, mentre il 5,7 per cento può connettersi solo attraverso servizi wireless. Risultato, il digital divide della regione, stando ai numeri aggiornati al 30 giugno 2014, è pari al 6,1 per cento, che tradotto in termini assoluti significa oltre 54 mila persone ‘sconnesse’.
I DATI CHE RIGUARDANO L’UMBRIA
I numeri Tra 2013, quando il divario digitale era del 7,2 per cento, e 2014 invece è stato connesso un altro 1,1 per cento della popolazione A livello nazionale il digital divide si ferma al 3 per cento e la copertura della banda larga arriva complessivamente al 97 per cento. Per quanto riguarda invece quella ultralarga, cioè quella che garantisce una connessione oltre i 30 megabit per secondo, in Umbria è coperto il 17,4 per cento della popolazione contro il 22 nazionale, con un digital divide quindi dell’82 per cento. Ed è proprio riguardo la banda ultralarga che la forbice con il resto d’Europa, dove il digital divide è di circa il 36 per cento, si allarga. In Umbria sostanzialmente oltre i 30 mega possono navigare le persone che risiedono nei due capoluoghi di provincia. Secondo i dati di Infratel infatti, a Perugia è coperto il 66 per cento della popolazione mentre a Terni il 41,6 per cento.
INTERNET E GLI UMBRI: IL RAPPORTO DELL’ISTAT
I comuni Niente, invece, nelle altre principali città della regione. I comuni dove il digital divide è maggiore sono quelli più piccoli, come Vallo di Nera, Scheggino, Polino, Otricoli, Preci, San Venanzo, Lisciano Niccone, Valtopina e Calvi dell’Umbria. Zone della regione cioè dove si va dall’8,5 per cento di copertura di Vallo di Nera al 40 per cento di Calvi; ovviamente solo in modalità wireless. In cima alla classifica dei più connessi invece ci sono i due capoluoghi di regione e una serie di piccoli comuni come Porano, Attigliano, Citerna, Monteleone, Castel Viscardo, Penna in Teverina, Paciano, Giove, Montefranco e così via. Quarantasei poi le tratte pubbliche attive in 55 comuni.
I piani Per quanto riguarda i programmi della Regione, nei mesi scorsi il consiglio regionale ha approvato il Piano telematico 2014/2016, che prevede investimenti per oltre 25 milioni di euro e che si pone sostanzialmente tre obiettivi: potenziamento della rete pubblica di banda larga, lo sviluppo del tracciato tra Foligno e Perugia per collegare il Centro di Protezione civile e la Giunta regionale, la progettazione della Spoleto-norcia e della dorsale ovest (per la quale proprio nelle scorse ore la giunta ha deciso di avviare uno studio di fattibilità preliminare) tra Terni, Narni, Orvieto, Trasimetno e Perugia e la realizzazione del data center unico. Una progettazione che si svilupperà per reti tematiche, come quella delle scuole, della sanità e del wi-fi pubblico.
Twitter @DanieleBovi