La Monini Marconi Spoleto scende in campo nella lotta contro il cancro con ‘Atleti al tuo fianco’. L’iniziativa avvicina gli sportivi professionisti alle persone che stanno combattendo un tumore maligno. Questo progetto, guidato da Alberto Tagliapietra medico chirurgo con Daf in Psico-oncologia e patrocinata da Arenbì onlus, ha visto la partecipazione della Monini Marconi Spoleto in occasione della vittoriosa trasferta di Brescia, attraverso l’alzatore Antonio Corvetta e il libero Andrea Bari.

L’iniziativa I due giocatori, in rappresentanza della squadra, hanno partecipato rispondendo ad alcune domande mirate sulla loro carriera sportiva e sul loro ruolo pallavolistico, che sono diventati spunto per raccontare situazioni che, chi affronta un tumore maligno, incontra nella propria quotidianità. Trasformare il cancro in un tema non solo clinico ma anche di confronto sociale è infatti l’obiettivo di questa interessante iniziativa. «Raccontare alcuni aspetti delle giornate di una persona che affronta un tumore – spiega Tagliapietra – è un aspetto fondamentale per sovvertire la sensazione dei pazienti e delle loro famiglie di vivere isolati. Il cancro crea infatti un confine dal resto del mondo, si ha la sensazione di essere allontanati non solo fisicamente: si è sottoposti infatti alla dannosa percezione di non poter raccontare quello che si vive, come se la sofferenza e le difficoltà fossero un tema che la società rifiuta.

I particolari Il progetto ‘Atleti al tuo fianco’ nasce proprio per questo: il mondo dello sport abbatte questa barriera semplicemente dialogando, confrontandosi su temi agonistici e aspetti dell’oncologia, con serietà e serenità. «Le interviste di Bari e Corvetta possono essere consultate sulla pagina Facebook ufficiale ‘Atleti al tuo fianco’, dove si trovano tutte le testimonianze di chi fino ad oggi ha partecipato, tra questi, i pallavolisti Samuele Papi, Alberto Cisolla e Manuela Leggeri, il campione del mondo e calciatore brasiliano Leonardo, il portiere Emiliano Viviano, le glorie del tennis Lea Pericoli e Nicola Pietrangeli, il medagliato olimpico Matteo Soragna e l’allenatore campione del mondo Marco Bonitta. Tutti i testimonial si schierano a fianco dei pazienti oncologici con una fotografia distintiva: l’immagine li ritrae con le mani che si stringono davanti al proprio volto sorridente, affinché ci si ricordi sempre che il contatto umano e la vicinanza emotiva sono alla base di ogni terapia, in qualsiasi stadio della malattia. «La Monini ha lanciato la sfida -scrivono gli organizzatori in una nota stampa -, ora sta a tutti noi trasformarla in una scommessa vincente: parlarne, approfondire il tema e aiutarne la divulgazione fa già parte della vittoria, ben oltre il felice 0-3 raccolto al Pala San Filippo».

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