di Marta Rosati

Sono cominciati da alcuni giorni nel Comune di Ferentillo, in località Terria, i lavori per la realizzazione del nuovo acquedotto e puntualmente è scattata la mobilitazione popolare. Si susseguono assemblee pubbliche e lungo la Valnerina, sin dal luogo del cantiere, si leggono su muri e striscioni frasi di netta contrarietà alla realizzazione dell’opera. Dal Servizio idrico, la ferma convinzione a procedere. Il direttore generale Paolo Rueca: «È l’opera magna del nostro piano d’investimenti».

Acquedotto Terria-Pentima Ormai da mesi, attorno alla realizzazione del nuovo acquedotto destinato a rifornire di risorse idriche la Conca ternana e l’Amerino, si è sviluppata un’aspra polemica. Da parte gli abitanti della Valnerina c’è la netta contrarietà alla realizzazione dell’opera: «Non è assolutamente funzionale ai cittadini e mette a rischio la vita del fiume Nera per la sola logica del profitto». Dall’altra parte, da ambienti politici, c’è chi chiede lumi sull’affidamento dei lavori. In particolare il consigliere comunale di I love Terni Enrico Melasecche: «Sindaco spieghi in aula». L’ingegnere  Rueca, dg del Sii risponde su tutto.

Il fiume Nera «Il costo complessivo dell’opera – dichiara a Umbria 24 – è di 17,5 milioni di euro e non di oltre 20 come qualcuno dice. A gravare sulle bollette dei cittadini saranno solo 4 milioni, il resto della spesa sarà a carico della Regione. La realizzazione del nuovo acquedotto – prosegue – è stata assegnata al nostro socio privato Umbriadue scarl (la composizione societaria Sii) attraverso l’esperimento di una regolare gara europea del 2001 rispondente al Codice degli appalti, come avviene per qualunque tipo di investimento messo in campo dalla Sii. Se non fosse tutto avvenuto nel pieno rispetto della legalità – puntualizza Rueca – la Regione non avrebbe potuto erogare i fondi previsti».

Valutazione di impatto ambientale La sottoscrizione dell’affidamento lavori è avvenuta il 28 dicembre scorso: «L’iter autorizzativo – spiega Rueca – è stato giustamente lungo e complesso, è stato necessario ottenere la Via (Valutazione di impatto ambientale), attuare tutta una serie di controlli delle falde lungo la zona interessata, visto che la tubatura attraverserà anche il sito di interesse nazionale (Sin) di Papigno, sono stati analizzati i punti di presa dell’acqua e l’Arpa ha espresso parere favorevole. Allo stesso modo l’acquedotto è stato autorizzato dai Comuni interessati». Nel dettaglio saranno realizzati 9 pozzi e l’opera si estenderà per circa 24 km, l’acqua del Nera scorrerà lungo una tubatura in ghisa di 600 mm di diametro, con una portata di 400 l/s. «Per il corso del Nera una quantità irrisoria e poi è previsto un sistema di depurazione e reimmissione di acqua nel fiume, tutto sottoposto a costanti monitoraggi da parte dell’Arpa». I lavori in capo a Umbriadue scarl che si avvale del sistema di subappalto, dovranno terminare entro il mese di giugno del 2018, pena la perdita dei finanziamenti.

L’utilità dell’opera  Gli attivisti che si oppongono alla realizzazione del nuovo acquedotto ne contestano la necessità: «Si intervenga piuttosto sulle perdite di quello esistente» tuonano. L’ingegnere Rueca non la pensa allo stesso modo: «Ad oggi è vero registriamo una perdita di acqua stimata attorno al 40% ma stiamo lavorando già per ridurre gli sprechi, l’obiettivo prefissato da raggiungere a stretto giro è di almeno il 20%. Questo però – chiarisce – non ha nulla a che vedere col Terria-Pentima. Il nuovo acquedotto infatti – argomenta – rappresenta una garanzia di acqua potabile di cui Terni ha bisogno in quanto la Conca ternana è assai vulnerabile dal punto di vista ambientale, anche la storia recente ci ha dimostrato come gli agenti inquinanti riescano facilmente ad attaccare le falde. I pozzi esistenti non possono assicurare costantemente acqua di qualità».

La Valnerina Il coordinamento in difesa del fiume Nera però insiste: «Questa pericolosissima opera va fermata e bloccata con ogni mezzo necessario, con la mobilitazione di massa e attraverso azioni legali. Si invitano tutti cittadini della Valnerina ad attivarsi per esprimere la loro netta opposizione a questo rapace attacco al territorio ed al fiume e a mobilitarsi davanti al cantiere dell’acquedotto a Terria dove a breve organizzeremo una manifestazione popolare».

Twitter @martarosati28