Una «ricca» rete di solidarietà, welfare familiare, terzo settore sano, attivo, competente e diffuso sul territorio e istituzioni pubbliche orientate all’inclusione. In sintesi sono questi, secondo quanto emerso lunedì mattina a Perugia durante la prima conferenza sulla disabilità, i punti di forza che fanno dell’Umbria «una regione all’avanguardia sul fronte della coesione e inclusione sociale». All’incontro, organizzato dalla Scuola Umbra di amministrazione pubblica e dall’Osservatorio regionale sulla condizione delle persone con disabilità, sono intervenuti, oltre a rappresentanti della Regione, la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Donatella Porzi, il presidente dell’Osservatorio regionale, Raffaele Goretti, molti esponenti degli enti locali e delle istituzioni. L’Osservatorio concluderà il suo primo mandato triennale nel gennaio 2016 e per il futuro, come ha spiegato il dirigente di palazzo Donini Alessandro Vestrelli, «andranno ulteriormente rafforzati alcuni elementi portanti che, nello specifico, attengono all’accesso, alla valutazione ed alla presa in carico delle persone con disabilità attraverso l’elaborazione di progetti di vita».

L’incontro Stando a quanto riferito lunedì attualmente la programmazione regionale in materia è orientata alla riorganizzazione della rete dei servizi e delle risorse del territorio a favore dello sviluppo delle reti di cura per sostenere la domiciliarità anche attraverso progetti di autonomia e d’inserimento lavorativo. Su questo fronte, terminato l’iter formativo c’è la sperimentazione di percorsi di continuità potenziando gli interventi volti all’arricchimento delle competenze, con particolare attenzione ai Servizi di accompagnamento al lavoro (Sal) «finalizzati – è stato detto lunedì – all’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità e delle persone a forte rischio di esclusione sociale o di marginalità sociale». I Sal sono solo alcuni degli strumenti che, come ha detto Goretti, vanno individuati per garantire ai disabili un’inclusione effettiva: «L’Osservatorio – ha aggiunto – ha individuato progetti fortemente partecipati attraverso l’istituzione di tre gruppi di lavoro che hanno elaborato proposte relative all’autonomia, l’istruzione, la formazione e l’inclusione, l’accessibilità».

Programmazione Secondo Goretti la programmazione 2016-18 «sarà fondamentale utilizzare una strategia che possa creare sinergie e orientare con maggiore incisività gli sforzi in atto e le azioni delle diverse istituzioni che, a vario titolo, hanno in carico la raccolta e la gestione dell’informazione statistica sulla condizione delle persone con disabilità, l’elaborazione di documenti e orientamenti programmatici e l’attuazione delle politiche. In questo senso l’Osservatorio ha di fronte un compito complesso, ma al tempo stesso, un’opportunità unica per far evolvere e migliorare l’informazione sulla disabilità e nel contempo dare un contributo al miglioramento della coerenza ed efficacia delle politiche». Nel suo intervento Porzi ha parlato di un «incontro sicuramente utile alla elaborazione di un piano regionale di interventi che contribuisca a realizzare pienamente un progetto di vita complessivo, rimuovendo tutti gli ostacoli che a ciò si frappongono». Una regione, l’Umbria, secondo Vestrelli in grado meglio di altre di reggere l’impatto della crisi economica e dove i livelli di diseguaglianza «continuano a essere tra i più bassi d’Italia».

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