di M.T.

Mancano pochi giorni, ovvero fino al 27 e 28 marzo, per conoscere chi sarà la capitale italiana della Cultura 2025. E nessuna regione, come l’Umbria, ha tre candidate a questa ultima selezione. Si tratta di Assisi, Orvieto e Spoleto. Prima di conoscere quali sono le concorrenti va ricordato come tutt’ora nell’isola di Procida si stiano svolgendo eventi e appuntamenti per l’attuale capitale della Cultura . Sarà poi la volta di Bergamo-Brescia del prossimo anno e di Pesaro nel 2024. Fin qui, l’ambito titolo è stato assegnato a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (in forma condivisa, nell’edizione di debutto del 2015), quindi a Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma (2020-2021).

Tutte le finaliste Ecco quali sono i progetti candidati per il 2025, compreso quelli delle città umbre : Agrigento – Il sé, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali; Aosta – Aostæ Città Plurale; Assisi (Perugia) – Assisi. Creature e creatori; Asti – Dove si coltiva la cultura; Bagnoregio (Viterbo) – Essere Ponti; Città Metropolitana di Reggio Calabria – Locride 2025. Tutta un’altra storia; Enna – Enna 2025. Il mito nel cuore; Monte Sant’Angelo (Foggia) – Monte Sant’Angelo 2025: un Monte in cammino; Orvieto (Terni) – Meta meraviglia la cultura che sconfina; Otranto (Lecce) – Otranto 2025. Mosaico di Culture; Peccioli (Pisa) – ValdEra Ora. L’arte di vivere insieme; Pescina (L’Aquila) – La cultura non spopola; Roccasecca (Frosinone) – Vocazioni. La cultura e la ricerca della felicità; Spoleto (Perugia) – La cultura genera energia; Sulmona (L’Aquila) – Cultura è metamorfosi

IL VIDEO DI ORVIETO

IL VIDEO DI SPOLETO

IL VIDEO DI ASSISI

Le tre candidate umbre Le tre città candidate umbre, presentano singolarità nei progetti, tali da non sfigurare, sulla carta, rispetto alle altre finaliste. Assisi, che di recente conta uno straordinario ritorno di turismo e che si appresta all’ottocentenario francescano, punta alla centralità del tema dell’umano e dell’umanità. Ha dato ampia dimostrazione, questo luogo che è nel cuore di popolazioni a ogni latitudine, di quanto i temi dell’anima e delle genti, sappiano trasformarsi in occasioni concrete, opportunità e creazioni. Orvieto, rispetto a tutte le altre concorrenti, punta sull’innovazione, sottolineando come questa si fondi su una profonda storia che qui, sfoggia la città etrusca, il pozzo di San Patrizio, il Duomo e i suoi affreschi di Signorelli, oltre che una storia di tradizioni profonde. Spoleto, anch’essa con una proposta che non vede altre simili, invece scommette sul tema della conversione energetica: mostrando un modello di città vivibile, pensata e moderna, dentro i confini di un luogo di cultura e di storia che ha lasciato il segno nei millenni.

Messaggio «I progetti messi in campo da Assisi, Orvieto e Spoleto – evidenzia l’assessore alla Cultura Paola Agabiti – si caratterizzano per idee originali e contenuti di alto livello capaci di valorizzare e promuovere al meglio i loro territori. Dalla tradizione valoriale propria del messaggio francescano, per Assisi, all’innovazione digitale e dei nuovi linguaggi artistico-culturali, su cui ha puntato Orvieto, fino alla sostenibilità ambientale e alla transizione energetica di Spoleto. Siamo di fronte a progetti ambiziosi – prosegue – che raccolgono la virtuosa tradizione dell’Umbria, valorizzandone la storia, il suo ineguagliabile patrimonio artistico e la sua originale capacità di porsi come autentico cuore verde d’Italia».

I VIDEO DI TUTTE LE FINALISTE

Umbria Dovesse vincere una città umbra è evidente che per quanto è in grado di coinvolgere un simile riconoscimento, rapportato alle piccole dimensioni, quindi alla prossimità dei nostri territori, il vantaggio è per tutta la regione. Questa caratteristica però, non è solo dell’Umbria.

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