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«Le operazioni – si legge in una nota dell’esercito al termine delle operazioni per il brillamento della bomba a Terni – si sono svolte in concomitanza con la ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, quasi a voler simboleggiare il forte impegno dell’Esercito al servizio del Paese, non solo per compiti istituzionali ma anche per eventi di pubblica calamità e utilità, come nella recente ondata di maltempo che in questi giorni ha investito la penisola.  Le operazioni di disinnesco, coordinate dalla Prefettura di Terni, sono iniziate alle sei con lo sgombero di un’area di circa 1.700 m di raggio, che ha comportato la completa evacuazione di oltre 10.000 cittadini ternani. Successivamente gli artificieri, provenienti dal 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma, hanno iniziato alle 11:30 l’intervento di disattivazione delle spolette che si è concluso in circa un’ora con la rimozione di entrambi i congegni meccanici dell’ordigno. Le operazioni sono terminate alle 16:15 con il brillamento della bomba nella cava di San Pellegrino di Narni». VAI ALL’ARTICOLO

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