Da sinistra in alto Gentili, Giannico, Chiarelli e De Fino

di Dan.Bo.

Un taglio rispetto al vecchio assetto. La giunta regionale lunedì ha nominato i vertici delle due Usl e delle aziende ospedaliere di Perugia e Terni, con tre nuovi volti su quattro. I commissari, che saranno presentati martedì alle 12 nel corso di una videoconferenza stampa alla quale parteciperanno, oltre alla presidente Donatella Tesei, anche il rettore dell’Università Maurizio Oliviero, l’assessore alla Sanità Luca Coletto e il direttore Claudio Dario, rimarranno in carica fino alla fine dell’anno, al termine del quale si deciderà il da farsi. Nelle ultime settimane le indiscrezioni circolate parlavano di uno schema in base al quale le conferme avrebbero dovuto riguardare l’Usl Umbria 2 e l’ospedale di Perugia, mentre alla fine l’unico ‘sopravvissuto’ è Massimo De Fino, classe 1960 nato a Sabaudia.

Chi sono All’Azienda ospedaliera di Perugia invece termina, dopo poco più di un anno ad alta intensità, il lavoro di Antonio Onnis, scelto dal Ministero della Salute insieme alla vecchia giunta dopo l’inchiesta che ha decapitato i vertici di Pd e Regione. Al suo posto arriva un altro sardo, Marcello Giannico, classe 1971, già dirigente dell’area risorse economico-finanziarie della Direzione regionale Salute della Regione Lazio e uomo chiave dell’amministrazione Zingaretti. Per quanto riguarda l’Azienda ospedaliera di Terni era sostanzialmente scontato l’addio di Andrea Casciari, al posto del quale c’è il pugliese Pasquale Chiarelli, nato a Taranto nel ’74, già direttore Uoc pianificazione e controllo di gestione dell’Irccs Casa del sollievo della sofferenza Opera San Pio da Pietrelcina. All’Usl Umbria 1, infine, al posto di Silvio Pasqui ci sarà il marchigiano Gilberti Gentili, nato a Fossombrone nel ’58, già commissario straordinario Usl di Crotone che a marzo ha superato anche la prova coronavirus. A cascata, ora, andranno scelti anche i direttori sanitari e amministrativi.

Pedine chiave Nel complesso quindi si tratta di volti nuovi, un paio di 40enni e figure provenienti da fuori regione, a testimonianza della volontà di voltare pagina e di affidare il core business della Regione a persone senza legami con l’Umbria; figure che rappresentano quattro pedine chiave nell’assetto di potere regionale e di stretta fiducia della giunta. La sanità, oltre a rappresentare la principale e più importante materia affidata alla Regione, è stata anche il terreno minato per le ultime due giunte tra inchieste e battaglie feroci sulle nomine che hanno portato anche alle dimissioni del precedente assessore alla Sanità.

Nelle prossime ore il servizio completo

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.