La conferenza stampa

di Daniele Bovi

Giurano che non si tratta di «una sveglia all’amministrazione Romizi», bensì di un «un raggruppamento forte a sostegno di progetti che lui considera importanti e che fanno parte del programma elettorale». Sabato mattina alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori Adriana Galgano e Nilo Arcudi hanno presentato il «progetto confederativo» sulla base del quale Blu e Perugia civica porteranno avanti una serie di tematiche. Alla Vaccara c’erano la consigliera comunale Francesca Renda, che sarà la portavoce di questa confederazione, Raffaele Carelli ed Elisabeth Poley di Blu e Massimiliano Mipatrini e Andrea Elice di Perugia civica; assente invece Massimo Pici, l’altro consigliere eletto per Perugia civica insieme ad Arcudi, mentre tra i presenti c’era il capogruppo di FI Giacomo Cagnoli, partito con il quale c’è la voglia di lavorare su alcuni punti.

Equilibri La confederazione va inserita in quelli che sono gli equilibri politici della composita coalizione del Romizi bis, dentro la quale le due principali forze sono la Lega e Progetto Perugia. Quest’ultima è stata corteggiata a lungo anche nel tentativo di creare una lista alle regionali; l’operazione non è riuscita ma Galgano non molla: «Vogliamo portare dentro anche loro e confederare più liste civiche». Insomma, in consiglio le cose si muovono e nelle due formazioni, non rappresentate in giunta, c’è l’ambizione di pesare di più. «Molti saranno sorpresi da questo matrimonio politico – dice Galgano – ma nel rilancio dell’aeroporto ad esempio Arcudi è stato nostro alleato. Questa è una città che ha bisogno di forte progettualità e insieme lavoreremo per realizzare idee». «Il nostro – ha aggiunto il presidente del consiglio comunale – è un percorso iniziato dopo le elezioni ed entrambi siamo stati fondamentali rappresentando un mondo civico».

Progetti Secondo Galgano «occorre costruire una solida base progettuale per portare avanti progetti che mancano». E se le si chiede un giudizio su questi primi 12 mesi, l’ex deputata prima fa una lunga pausa e poi osserva che «c’è bisogno ad esempio di un grande focus sulla costituzione di un ufficio dedicato ai Fondi UE; il sindaco è d’accordo con noi, era una sua idea, poi sarebbe dovuta arrivare una consulenza esterna che però non è stata mai attivata. Modena in 5 anni ha ottenuto 20 milioni di euro…». Le due formazioni parlano anche di un tema carissimo alla Lega come la sicurezza, proponendo un commissariato distaccato a Ponte San Giovanni e un punto interforze a Fontivegge, parlano di attivare almeno tre coppie di Frecciarossa oltre a collegamenti aerei verso hub come Monaco, Amsterdam, Mosca e Madrid, di un piano di marketing territoriale, mobilità sostenibile, di accessibilità, di politiche per i giovani, di riduzione delle tasse e di integrazione.

Twitter @DanieleBovi

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