Marini interviene alla Opening session della Settimana europea delle regioni e città

di Ivano Porfiri

«La politica di coesione forse è l’elemento che rende più visibile per i cittadini quanto sia importante avere l’Europa nelle città e nelle regioni. Anche per questo abbiamo apprezzato che la Commissione la manterrà per tutte le regioni europee». La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini è cosciente che quella che si sta giocando è «anche una sfida sulla fiducia sull’Europa». E lo ha voluto rimarcare nel corso della sessione di apertura della settimana europea delle città e delle regioni, a Bruxelles. Dallo stesso palco, poco prima il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker si era scagliato contro i «i populisti limitati con i nazionalisti stupidi».

Coesione fondamentale Marini, che sarà correlatrice del parere del Comitato delle Regioni alla Commissione e al Parlamento europeo (in questi giorni sono in corso riunioni per affinare il testo che andrà in discussione alla commissione specifica del comitato il 24 ottobre, per poi essere approvato in plenaria a dicembre), ha sottolineato come «se molte città sono cambiate negli ultimi 20 anni, molto lo devono alla capacità di attuazione della politica di coesione sul territorio. In ogni intervento ci sono misure e azioni che abbiamo costruito negli anni». I fondi, dunque, oltre a creare sviluppo, hanno cucito anche un’identità europea che spesso viene dimenticata.

No ai tagli Marini ha evidenziato come sia «pericoloso chi pensa nel Consiglio europeo di affrontare le politiche di bilancio rinunciando all’elemento più importante per il mantenimento nella fiducia dell’Europa. E non condividiamo la rinazionalizzazione delle politiche di coesione né il rischio di una loro centralizzazione in alcuni paesi, la politica di coesione serve alle città e alle regioni per progettare gli interventi sul territorio».

Semplificazione e populismo Tuttavia, la presidente umbra ha ammesso la necessità di uno «sforzo maggiore sulla semplificazione» che infatti verrà inserito nel parere. «Più l’accesso ai fondi è facile da utilizzare più determinerà fiducia nei cittadini che l’Europa sta facendo cose concrete». Un antidoto anche ai populismi. E proprio contro i populisti si era scagliato pochi minuti prima sullo stesso palco il presidente della commissione europea Jean-Claude Juncker. «Dobbiamo dire no a tutti i movimenti populisti – ha attaccato -. Ai partiti tradizionali dico che non devono copiare i partiti populisti perché gli elettori sceglieranno gli originali». Juncker ha anche rimarcato di «distinguere tra gli euroscettici, che hanno delle domande che dobbiamo ascoltare e i populisti limitati con i nazionalisti stupidi. Non sono la stessa cosa».

Terremoto Ne corso della cerimonia c’è stato anche un richiamo all’impegno dell’Europa nella ricostruzione post terremoto del 2016. A farvi riferimento è stata la Commissaria europea alla politica regionale, Corina Cretu. «Vedo qui la presidente Marini – ha affermato rispondendo a una domanda sul diffuso scetticismo nelle istituzioni europee – e allora voglio ricordare il lavoro che abbiamo fatto per l’Umbria e le altre regioni del centro Italia con fondi per oltre un miliardo per la ricostruzione». E la palla è stata raccolta da Marini. «Da presidente dell’Umbria devo dire che quanto fatto dalla Commissione è molto importante, quello che ha fatto 20 anni fa in un altro sisma dandoci flessibilità e quello che sta facendo ora con il fondo di solidarietà facendolo col simbolo dell’Europa come nel caso della Basilica di San Benedetto a Norcia. Se reggiamo questa sfida faremo un lavoro importante per il futuro dell’Europa ma anche delle nostre città e regioni».

La mostra Proprio riguardo il terremoto, sarà inaugurata martedì alle 12.30, la mostra della Regione Umbria “Heartquake. Europe supports Umbria”, allestita a Bruxelles, presso la sede del Comitato delle regioni e delle città d’Europa (Edificio Jacques Delors 5° piano), e che intende raccontare la storia dell’utilizzo dei Fondi europei per far fronte ai terremoti che hanno colpito l’Umbria nel 1997 e nel 2016. Ad inaugurarla sarà la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, insieme al presidente del Comitato delle regioni, Karl-Heinz Lambertz, presenti – tra gli altri – anche Donatella Porzi, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, ed il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno.

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