L'aula del consiglio regionale (foto F.Troccoli)

di D.B.

Secondo il relatore di maggioranza, il piddino Fausto Galanello, quella approvata giovedì dal consiglio regionale è una «manovra finanziaria maturata in un clima economico, sociale e politico di vera e propria emergenza». «Le conseguenze depressive sull’economia regionale – ha detto – sono sotto gli occhi di tutti, con il dramma dell’assenza di risorse per la cassa integrazione in deroga, che senza interventi nazionali si esauriranno a maggio di quest’anno. In questo scenario nazionale la Regione Umbria propone oggi una manovra di bilancio che ruota attorno ad alcune scelte chiave in cui la priorità rimane quella di tenere assieme lo sviluppo economico, l’innovazione e il lavoro con la coesione sociale, la salute e l’istruzione».

FINANZIARIA E COLLEGATO: TUTTE LE MISURE APPROVATE

Conti in ordine Galanello ha sottolineato decisioni come l’invarianza fiscale, la riduzione dell’imposta regionale sulla benzina, la soppressione dell’imposta sugli aeromobili, le agevolazioni per autoveicoli ecologici, la riduzione degli oneri per il personale e delle spese di funzionamento, l’equilibrio del sistema sanitario e socio-assistenziale regionale, l’erogazione delle borse di studio universitarie al 100 per cento degli aventi diritto. «L’Umbria – ha aggiunto Galanello – si presenta ancora tra quel gruppo di regioni italiane che non è stata costretta, grazie al sostanziale equilibrio dei propri conti, a ripianare il bilancio della sanità a suon di tasse».

Pdl boccia la manovra Per il relatore di minoranza Monni, invece, «questa manovra non è in grado di dare soluzioni, in un momento di contrazione delle spese, alle gravi problematiche economiche e sociali. Ecco perché l’invarianza fiscale non può diventare un alibi per contenere e rimandare le riforme tanto attese tra tutte la riforma endoregionale e la razionalizzazione delle agenzie regionali». Secondo il capogruppo Idv Oliviero Dottorini invece «l’Umbria sta subendo l’impatto della crisi economica in misura superiore alla media nazionale. Ci sarebbe bisogno di misure straordinarie in grado di rimettere in moto il sistema produttivo ed economico e avviare la ripresa. E’ quindi urgente che il nostro Consiglio regionale assuma una posizione chiara che impegni la Giunta a manifestare al governo che verrà, se verrà, la necessità di un cambio di rotta radicale». Per Andrea Lignani Marchesani (Fdi) «oggi la manovra di bilancio è completamente svuotata anche e soprattutto per la parte flessibile di esso che possiamo considerare di piccolissima entità. Dar vita ad una discussione diventa complemento non sostenibile».

Il dibattito Manlio Mariotti del Pd ha sottolineato come «le scelte di Bilancio sono caratterizzate da un coraggio responsabile e possibile, nelle condizioni date, ma ci deve essere in tutti noi la consapevolezza che siano dentro un crinale complicatissimo della vita politica ed istituzionale di questo Paese». Massimo Buconi (Psi) ha condiviso l’intervento di Mariotti aggiungendo come sia «difficile spiegare al cittadini che non si può fare nemmeno la manutenzione dell’esistente». Secondo Orfeo Goracci (Comunista umbro) «non c’è la forza di invertire la tendenza del ‘vivere alla meno peggio’, mentre per Sandra Monacelli (Udc) occorre «rivedere con urgenza l’intera programmazione e accelerare il percorso delle riforme».

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