di Daniele Sborzacchi
Una sconfitta cocente. Una lezione tremenda. Una prestazione a dir poco deludente. La Sir Volley Perugia cede di schianto in gara-3 della finale Scudetto, lascia strada ad una Lube fantastica sotto tutti i punti di vista e torna sotto nella serie Tricolore. Sabato a Civitanova i marchigiani avranno così la prima chance per conquistare il sesto titolo italiano. Dopo la grande prova di carattere, coronata da una bella vittoria, di qualche giorno prima, i Block Devils non sono mai entrati in partita mancando praticamente in tutti i fondamentali. E quando l’avversario è in grande serata al servizio (7 aces) e trova un Leal mattatore (15 punti con 71% in attacco), tutto diventa terribilmente difficile. Anche perché Perugia sbaglia di tutto e di più, non entra mai in ritmo dai nove metri e addirittura chiude con 0 muri all’attivo. Sempre avanti con un filo di gas la squadra ospite, con De Cecco in grande serata e il libero Balaso letteralmente tarantolato. Leon, che qualche giorno prima era stato capace di chiudere con 38 punti trascinando i compagni al colpaccio dell’Eurosuole Forum, stavolta ha faticato non poco concludendo con un modesto 45% offensivo e 12 punti complessivi. Ma tutta la Sir è mancata, fatta eccezione per capitan Atanasijevic che ci ha messo il cuore e la grinta, troppo poco però in un contesto di grigiore generale. Sabato a Civitanova quarto episodio della saga-Tricolore, Perugia dovrà cambiare nuovamente registro per provare a conquistare la ‘bella’.
SIR SAFETY CONAD PERUGIA – CUCINE LUBE CIVITANOVA 0-3
(20-25, 18-25, 14-25)
PERUGIA: Travica, Leon 12, Solè 4, Russo 3, Atanasijevic 12, Plotnytskyi 8, Colaci (15% perfetta), Ricci, Ter Horst, Vernon-Evans. Ne Zimmermann, Muzaj, Piccinelli, Biglino. All.: Fontana
CIVITANOVA: Juantorena 10, Leal 15, Rychlicki 8, Simon 9, De Cecco 1, Anzani 6, Balaso (33% perfetta), Hadrava, Kovar. Ne Diamantini, Marchisio, Yant, Falaschi, Larizza. All.: Blengini
ARBITRI: Rapisarda – Lot. Durata 25’, 29’, 27’. Tot 1h 21’. Tot. Gara a porte chiuse
Premiato Atanasijevic E’ mancata la vittoria al Pala Barton, ma è stata comunque una grande emozione per i rappresentanti dell’ARONC (Amici della Radioterapia Oncologica Onlus di Perugia) procedere alla premiazione di Aleksandar Atanasijević, pochi minuti prima della partita che si è giocata mercoledì sera contro la Lube. Nella motivazione del premio, si fa riferimento alle qualità umane e sportive dell’atleta, che ha legato il suo nome alla città di Perugia. Il presidente ARONC Manlio Bartolini e la Professoressa Cynthia Aristei direttore della Radioterapia Oncologica dell’ospedale di Perugia, hanno così rafforzato una collaborazione che il campione della Sir ha instaurato da tempo con la associazione. Oltre alla donazione di maglie personalizzate, che saranno messe all’asta e il cui ricavato contribuirà a finanziare una borsa di studio per un giovane specializzando della Radioterapia oncologica dell’ospedale di Perugia, Atanasijevic ha effettuato una elargizione destinata alle stesse finalità. Il campione serbo ha espresso sentimenti di apprezzamento e riconoscenza per il personale sanitario dell’ospedale di Perugia e dei volontari Aronc, che sono in attesa di riprendere l’attività e assicurare così la migliore assistenza ai pazienti oncologici: «In questi anni ho avuto modo di valutare le qualità professionali e umane dei medici e del personale sanitario: sono stato sottoposto ad un intervento chirurgico e successivamente sono stati curato per le conseguenze del Covid19. In queste occasioni sono stato assistito come fossi a casa mia, dai miei genitori, anche loro medici. Desidero esprimere sentimenti di gratitudine ad ARONC, al presidente Bartolini e alla professoressa Aristei per il riconoscimento attribuirmi, che mi gratifica fortemente». Alla semplice cerimonia ha presenziato l’assessore allo sport del comune di Perugia Clara Pastorelli. In precedenza, il riconoscimento ARONC era stato attribuito a Luigi Repace presidente del CRU Figc, Fausto Cardella, procuratore generale della Corte d’Appello di Perugia e all’imprenditrice Nicoletta Spagnoli.