Giovani cantanti per un titolo di grande repertorio come La Boheme, considerato ideale per valorizzarne le qualità e la freschezza. Il Teatro lirico sperimentale (Tls) manda in
scena a Spoleto un nuovo (ma storico) allestimento del capolavoro di Puccini per chiudere con un classico del melodramma la stagione operistica.
Stagione lirica si chiude con La Boheme La prima è venerdì al Nuovo-Menotti, con repliche sabato e domenica, precedute da recite dedicate alle scuole. Per i giovani vincitori del concorso Comunità europea riservato alle nuove voci per il teatro d’opera sarà utilizzata una scenografia storica appositamente restaurata, quella del celebre scenografo, pittore e collaboratore del Teatro alla Scala Ercole Sormani, ripresa dall’allievo Marzio Cardaropoli che ne rilevò l’attività.
Scenografia di Sormani restaurata L’opera sarà diretta da Carlo Palleschi mentre la regia è affidata a Giorgio Bongiovanni, già sperimentato con successo in altri allestimenti spoletini. Il Tls nell’ambito della sua missione formativa di giovani cantanti, offre quale banco di prova un monumento operistico come La Boheme, che secondo il regista «fotografa spietatamente il momento di passaggio dalla giovinezza all’età adulta, quella stagione dell’esistenza che tutti siamo costretti ad affrontare».
Tournée e attori Dopo Spoleto La Boheme sarà portata, dal 28 settembre, nei principali teatri umbri: Perugia, Assisi, Città di Castello, Todi e Orvieto. protagonisti, che si alterneranno nelle diverse recite saranno Chiara Mogini, Nadina Calistru, Chiara Isotton nel ruolo di Mimì, e Giuseppe Distefano, Amedeo Di Furia, Simone Di Giulio nel ruolo di Rodolfo