Una classe della nuova scuola media (foto Fabrizi)

«Condividiamo le preoccupazioni dei dirigenti scolastici della nostra regione rispetto alla complessità della gestione della sicurezza nelle scuole, anche per il perdurare degli eventi sismici». Ad affermarlo in una nota è la Flc Cgil dell’Umbria, insieme alla struttura di comparto regionale dei dirigenti scolastici Flc Cgil. «La Flc Cgil – scrivono Domenico Maida, segretario generale Flc Cgil Umbria, ed Elisabetta Mascio, responsabile dirigenti scolastici Flc Cgil Umbria – ha aderito alla mobilitazione indetta dai sindacati confederali del 25 maggio 2017, chiedendo al Parlamento di approvare in tempi brevi le proposte di legge (3963 e 3830) che escludono i dirigenti scolastici da qualsiasi responsabilità civile, amministrativa e penale qualora abbiano assolto all’obbligo di richiesta di intervento all’ente locale competente, e invitando al contempo i dirigenti scolastici a inviare individualmente una petizione alla Presidente della Camera e ai Presidenti delle Commissioni VII Cultura e XI Lavoro Camera dei Deputati per sostenere l’urgenza della discussione».

«Misure straordinarie» La Flc Cgil Umbria chiede dunque al Governo di prevedere con urgenza “misure straordinarie che consentano la realizzazione da parte degli enti locali degli interventi necessari, previsti ampiamente dalle leggi vigenti in materia di sicurezza e non più rinviabili, assegnando risorse da gestire al di fuori del patto di stabilità, da destinare ad interventi strutturali, impiantistici e di manutenzione».

«Interventi necessari» Il sindacato della scuola Cgil sollecita altresì gli enti locali ad «effettuare tempestivamente tutti gli interventi necessari non solo in ossequio alle leggi vigenti, ma anche e soprattutto a tutela degli studenti e dei lavoratori delle nostre scuole. Chiediamo inoltre alla ministra Fedeli che nella determinazione dell’organico di fatto del personale docente ed Ata siano prorogate le misure straordinarie previste nei decreti Errani per le regioni interessate dal sisma – concludono Maida e Mascio -. In Umbria sono ancora molte le scuole interessate da provvedimenti conseguenti agli eventi sismici, dislocate in edifici non sempre adeguati, talvolta distanti dalla sede abituale. Molti dirigenti scolastici, docenti e studenti vivono una quotidianità complessa a scuola, che necessita di adeguate risorse professionali».

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