di A.G.

C’è bisogno di comunicazione, una comunicazione sui temi sociali affidata all’arte e al suo potere di creare empatia. È questo lo scopo di ‘Binario18 #stayhumanart’, mostra itinerante nata a Torino grazie all’associazione Legal@arte e approdata ora a Perugia, con il supporto di Arci Umbria. Mercoledì 12 aprile la presidente dell’associazione e curatrice Roberta di Chiara, affiancata da Barbara Pilati (Arci Perugia) e dall’assessore del Comune Waguè, ha presentato la mostra, che sarà visitabile dal 15 aprile al 7 maggio 2017 a palazzo Penna di Perugia, mentre venerdì a Palazzo della Penna in un’aula gremita è avvenuta l’inaugurazione.

FOTOGALLERY DELLA MOSTRA

Migranti di ieri e di oggi Un percorso espositivo artistico itinerante, un viaggio attraverso migrazioni vecchie e nuove che fa riflettere sul significato di diversità, sulle nuove tipologie migratorie e sui meccanismi sociali ed economici che ne sono la causa. La mostra ‘Binario18’ nasce dalla volontà dell’associazione Legal@arte di stimolare la riflessione e sviluppare capacità critiche, partendo dalla nostra storia di migranti. Il “binario 18” era infatti il binario d’arrivo del “Treno del sole”, su cui i tanti migranti dall’Italia meridionale arrivavano alla stazione di Torino Porta nuova. Si parte dai numeri, quelli della nostra storia di migranti e quelli degli arrivi di oggi, che ci vedono come paese d’accoglienza: raccontando storie, insegnando attraverso i fatti, la mostra avvicina all’incontro con il diverso, che fa paura perché sconosciuto e quindi considerato potenzialmente pericoloso.

Comunicare il diverso La voce narrante è quella di Legal@arte, associazione nata dalla volontà di alcuni membri della Polizia di Stato di continuare a diffondere la legalità anche oltre la loro funzione istituzionale. Tra fotografia, pittura, scrittura, sono oltre cinquanta le opere in mostra, realizzate sia da artisti poliziotti che da artisti della “società civile” italiani e internazionali: ventisei in tutto, di cui una umbra. Una parte della mostra è legata agli “antislogan”, progetto pensato e concesso da Medici senza frontiere. «Il nostro intento è creare un contenitore artistico, un “cavallo di Troia” che aiuti la comunicazione in un momento storico in cui è essenziale», ha dichiarato Roberta di Chiara. «Tra le tappe a Torino, l’ultima e forse più significativa è stata al centro Fenoglio, considerato un modello di accoglienza a livello europeo: vedendoci allestire la mostra, alcuni migranti si sono offerti di aiutarci, diventando poi “ciceroni” per gli altri mille ospitati dalla struttura».

Eventi speciali «È un evento molto complesso e di qualità artistica», ha affermato Barbara Pilati di Arci Perugia, ringraziando per la collaborazione logistica Antonello Turchetti e l’associazione Lucegrigia, responsabile del Perugia social photo fest. Arci ha contribuito in modo concreto alla mostra con il progetto Nice Pic Bro, curato dall’artista umbra Sara Lusini, che ha realizzato un laboratorio di storytelling e self-publishing con un gruppo di richiedenti asilo (provenienti da Gambia e Nigeria) che vivono nel perugino nelle strutture di Arci. Tra gli eventi collaterali, è stata ricordata la tavola rotonda che si terrà il 28 aprile a Palazzo Penna, dedicata all’approfondimento delle tematiche sulla migrazione e sull’accoglienza: parteciperanno l’Onorevole Marina Sereni, Alessandro Vestrelli (dirigente della Regione Umbria, tra i pionieri in materia di migrazione), Filippo Miraglia (vicepresidente Arci nazionale), Sabrina Garofano (ricercatrice e collaboratrice di Libera).

Info e orari Ad aprile la mostra sarà visitabile dal lunedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00. Da maggio, dal martedì alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00 (lunedì chiuso). Per informazioni, consultare il sito del Comune di Perugia  e il sito di Arci Perugia.

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