di A.G.
Quattrocentoquarantaquattro anni e tanti obiettivi raggiunti. Venerdì 24 marzo l’accademia di Belle arti ‘Pietro Vannucci’ di Perugia ha festeggiato l’inaugurazione dell’anno accademico 2016/2017 e i traguardi importanti: tirando le somme, il presidente Rampini guarda al futuro e alla vicina statizzazione, con l’arrivo del ministro Fedeli previsto il primo aprile, mentre il direttore Belardi apre verso nuovi traguardi in sinergia con l’Università di Perugia, puntando sul nuovo corso di laurea in Design. Protagonisti della grande cerimonia di inaugurazione, personalità come Beverly Pepper, Pamela Villoresi, Claudia Conforti e, naturalmente, gli studenti: presentati i creatori del manifesto di Umbria jazz winter e summer e della maglia della Grifonissima 2017, accanto ai diciotto vincitori di borse di studio.
Fra tradizione e futuro Quattrocentoquarantaquattro anni di storia: forte di una tradizione consolidata, l’accademia di Belle arti di Perugia ‘Pietro Vannucci’ guida oggi quasi seicento studenti verso nuove frontiere della pittura, della scultura, della scenografia e del design. Con uno straordinario salto di iscritti (passati da 220 nel 2012-2013 agli attuali 572), l’accademia di Belle arti di Perugia ha raggiunto l’ambizioso obiettivo tracciato dal presidente Mario Rampini e dal direttore Paolo Belardi all’inizio del loro mandato ed è pronta al traguardo della statizzazione. A una settimana dall’incontro con il ministro dell’istruzione Fedeli, fissato per il primo aprile, l’inaugurazione dell’anno accademico è stata celebrata venerdì 24 marzo tra la biblioteca storica e il complesso templare di San Bevignate, con Beverly Pepper, Pamela Villoresi, Claudia Conforti e tanti altri nomi nazionali e internazionali, insieme ai rappresentanti delle istituzioni, degli studenti e di una delegazione dell’università d’arte di Nara, arrivata dal Giappone per promuovere lo scambio di docenti e studenti e aprire quindi un nuovo bacino di iscritti.
Beverly Pepper dona ‘Ascensione’ L’anno accademico si apre con un incontro speciale, quello tra gli studenti e Beverly Pepper, sancito dalla donazione dell’opera ‘Ascensione’. Versione ridotta rispetto a quella monumentale collocata ad Assisi, la scultura è stata ripristinata dagli stessi studenti dell’accademia durante un workshop nello studio-atelier di Todi della grande artista. Nella biblioteca della ‘Vannucci’, alla presenza dell’assessore alla cultura del comune di Perugia Severini e del presidente di Sistema Museo Gianluca Bellucci, Pepper si è raccontata nella sua esperienza artistica e nel rapporto con gli studenti. «Hanno fatto tutto da soli, mentre io stavo sempre a guardarli. Avevano un entusiasmo incredibile».
Statizzazione e studenti in mostra Nel complesso di San Bevignate, accanto ai saluti di Fernanda Cecchini, assessore alla cultura della Regione Umbria, di Erika Borghesi, consigliere della Provincia delegato del presidente Nando Mismetti, di Urbano Barelli, vice-sindaco di Perugia, dell’assessore alla cultura del Comune di Perugia, degli studenti Caterina Orrù, Giada Bizzarri, Matteo Mariotti Paradisi e di Takahashi Kenji, docente di pittura nell’università d’arte di Nara, in Giappone, il presidente dell’accademia Mario Rampini ha illustrato i numeri in crescita, sottolineando che anche gli studenti italiani sono tornati a iscriversi, accanto ai tanti cinesi. Un’ottima premessa per la statizzazione. Come sintetizzato da Rampini, «il primo obiettivo è l’accordo di programma, che deve essere firmato con la compartecipazione degli enti locali e che, in tre anni, consentirà di svincolare fondi previsti per le accademie civiche dalla legge nazionale. Tra le cinque accademie italiane, solo Perugia, Genova e Verona possiedono i requisiti per la statizzazione». In questa prospettiva, il primo aprile è previsto l’incontro con il ministro Valeria Fedeli per la firma dell’accordo di programma, il cui iter completo si concluderà entro tre anni. Parallelamente, proseguono i lavori finanziati dalla fondazione Cassa di risparmio di Perugia per ristrutturare l’intera area dell’accademia e il progetto, garantito dall’impegno personale del presidente, di allestire ogni anno una mostra con le opere degli studenti.
Didattica: puntare sulla qualità Con oltre seicento studenti (oltre agli italiani, il 35% dalla Cina e il resto da molti altri paesi, come Algeria, Brasile, Corea del sud, Iran, Messico, Romania, Russia, Spagna e Stati Uniti d’America), il cammino dell’accademia verso la qualità passa dall’integrazione culturale, dal reclutamento di docenti di fama e dalla promozione di attività volte ad allineare l’istituzione all’università. «Didattica, ricerca, sinergia con l’università per avviare il nuovo corso di laurea in design e internazionalizzazione», sono i punti di forza elencati dal direttore Paolo Belardi. «Le iniziative esemplari per ogni attività? Per la didattica, ‘Opera Prima’, una mostra diffusa che ha visto protagonisti alcuni musei dell’Umbria, ‘Fontivegge, Perugia: cento anni di architettura italiana’, il workshop tenuto all’ultima Biennale dell’Architettura di Venezia, e la partecipazione alla XXVI Biennale di scultura di Gubbio. Per la ricerca, spiccano il progetto selezionato dal Miur ‘Mut(u)azioni tra arte e scienza’, ‘Oltre la mimesis: dalla copia della realtà, alla realtà della copia’, e ‘Project room-trazione: Arcangelo sassolino’. Per la “terza missione” rivolta al design, si è appena raccolto il successo della partnership con Expo Casa 2017 di Epta Confcommercio, primo grande passo dell’accordo triennale denominato ‘Open minds’, destinato a far cambiare forma e contenuti della grande esposizione annuale di Umbriafiere a Bastia Umbra. È stato anche attivato ‘Bim Learning’, un tra i primi corsi in Italia per giovani ingegneri, iniziativa pionieristica nel campo degli addetti ai lavori, organizzata dall’accademia con la consulenza del dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’università per la fondazione Ordine ingegneri di Perugia. E ancora il grande salto con ‘Umbria design experience’ attraverso l’installazione ‘Scorched or Blackened’, progetto della Regione realizzato dall’accademia e presentato a Milano durante il Fuorisalone 2016. Per l’attività di internazionalizzazione, voglio ricordare le esposizioni ‘Look into the distance’, ‘Pretextes’ di Bernard Guillot e ‘Myra Kah’».
I protagonisti: nomi illustri e studenti Accanto ai vincitori delle diciotto borse di studio, durante la cerimonia sono stati coinvolti anche gli studenti che hanno realizzato il manifesto di Umbria jazz winter e summer 2017 e la maglia ufficiale dell’edizione 2017 della Grifonissima, elaborata sotto la guida di Marco Fagioli, docente all’Accademia e vincitore di due premi ‘Compasso d’Oro’. In chiusura, sono stati consegnati i diplomi ai nuovi accademici: tra quelli d’onore, Paolo Bolpagni (storico dell’arte), Claudia Conforti (storico dell’architettura, a cui è stata anche affidata la prolusione ‘Giorgio Vasari e l’invenzione dell’artista moderno’), Isabella De Bellis Sciarra (avvocato), Andrea Margaritelli (ingegnere e manager), Antonio Paolucci (storico dell’arte e già ministro Mibac), Roberto Segatori (sociologo), Nello Spinelli (manager), Marco Tarquinio (giornalista, direttore de ‘L’Avvenire’) e Pamela Villoresi (attrice, che ha magistralmente letto una lettera di Maria Anna duchessa di Anhalt, datata 30 luglio 1892, in cui si parla di Perugia). Tra gli accademici di merito, Gillo Dorfles (artista e critico), Laura Farina (artista), Hey Sug Jang (scultrice), Cesare Mirabella (pittore), Maria Mulas (fotografa), Pietro Carlo Pellegrini (architetto), Ivan Theimer (scultore).