La vita ferma di Lucia Calamaro al teatro Morlacchi di Perugia
La vita ferma

di A.G.

Reduce dal successo ottenuto a Parigi al Teatro dell’Odéon nel mese di novembre, ‘La vita ferma’ di Lucia Calamaro, prodotto dal Teatro stabile dell’Umbria, andrà in scena al Morlacchi di Perugia da venerdì 15 a domenica 17 dicembre. Lo spettacolo, selezionato dal Cena Brasil Festival e rappresentato a Rio de Janeiro nel giugno scorso, è in finale per il premio Ubu 2017 come miglior testo.

Un “dramma di pensiero” Firmato da una delle migliori autrici italiane contemporanee e interpretato da Riccardo Goretti, Alice Redini e Simona Senzacqua, ‘La vita ferma’ è una pièce in tre atti. «La sua gestazione ha avuto in me i tempi faticosi della rivelazione lenta e sommersa, abbordando quel dramma che il pensiero non sa, non vuole, non può gestire», dice Lucia Calamaro. «Per arrivare a centrare il “dramma di pensiero” ho buttato via più materiale di quello che resta. Ma il resto, quello che rimane, è per me il punto ultimo di concentrazione di un racconto che accoglie, sviluppa e inquadra il problema della complessa, sporadica e sempre piuttosto colpevolizzante gestione interiore dei morti. Non la morte dunque, e non il problema del morire e di chi muore, che sappiamo tutti risolversi sotto la misteriosa campana del nulla, che strangola sul nascere ogni comprensione. Ma i morti, il loro modo di esistenza in noi e fuori di noi, la loro frammentata frequentazione interiore e soprattutto il rammendo laborioso del loro ricordo sempre così poco all’altezza della persona morta, così poco fedele a lei e così profondamente reinventato da chi invece vive. E con i morti, una riflessione aperta sul lutto che ne deriva, la cui elaborazione non è detto sia l’unica soluzione, anzi, là dove una certa vulgata psicologizzante di malcerte origini freudiane comanda, esige, impone di assegnare il più velocemente possibile al proprio desiderio un oggetto nuovo per rimpiazzare l’oggetto perso, forse è lì che interviene un racconto, anche uno piccolo come questo, pratica del singolare per antonomasia, a sdoganare il diritto di affermare la tragica e radicale insostituibilità di ogni oggetto d’amore perso, di ogni persona cara scomparsa. Il dramma di pensare o meno ai morti è comunque il dramma di pensiero di chi resta e distribuisce o ritira, senza neanche accorgersene, un’esistenza. Di che tipo sia l’esistenza dei morti non saprei dire, ma come predica Etienne Soreau “Non c’è un’esistenza ideale, l’ideale non è un genere d’esistenza”. ‘La vita ferma’ è dunque uno spazio mentale dove si inscena uno squarcio di vita di tre vivi qualunque – padre, madre, figlia – attraverso l’incidente e la perdita».

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Info e biglietti La prevendita dei biglietti viene effettuata dal lunedì al venerdì (dalle 10.00 alle 13.00) presso l’agenzia n°2 dell’Unicredit in Via Mario Angeloni 80 e dal lunedì al venerdì (dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 17.00 alle 20.00, il sabato solo dalle 17.00 alle 20.00) al botteghino del teatro Morlacchi. Si può prenotare al botteghino telefonico regionale (075/57542222, tutti i giorni feriali dalle 16.00 alle 20.00) o acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro stabile dell’Umbria e presso il Piccadilly Box Office di Collestrada.

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