«Maciste in paranoia», da domani online in free download. Si lancia nel web il primo disco dei Progetto Panico, il gruppo spoletino che calcando i migliori palchi dell’Umbria ha già raccolto diversi apprezzamenti. Con «Livello 0», sette tracce contenute nell’ep prodotto nel 2011, sono stati definiti «indisponenti, quasi urticanti», ma con «Maciste in paranoia» potrebbe andargli anche meglio.
Progetto Panico Già, perché le 17 tracce e i 45 minuti usciti dall’Urban rec di Perugia hanno il sapore di un pop-punk autoriale su cui i tre, Enrico Carletti (chitarra e voce), Luca Benedetti (basso) e Leonardo Mariani (batteria), sono riusciti a cucire un bel vestito con ricami ska, raggae e liscio. Collegarsi da domani a progettopanico.bandcamp.com per credere. Dai testi, come quello molto generazionale del primo singolo estratto «Oh mamma», esce fuori il ghigno spensierato, e pure un po’ scanzonato, che solo un gruppo nato in una sera di agosto nel bar di una «sperduta cittadina del middle italy» può stamparsi in faccia. Ma sia chiaro, tra le righe c’è pure una punta di rabbia.
«Maciste in paranoia»Il disco non è di semplice classificazione, sicuramente è poco indie, non elettronico e mai noise. «L’intento – dicono i tre – era quello di scrivere canzoni nude e dirette, giocando con stili diversi capaci di intrattenere e far ballare e alla fine, se vai oltre la patina, anche piangere». Senza prendersi troppo sul serio, come espressamente richiesto. Qualche reazione «Maciste in paranoia» l’ha già registrata. Nonostante le danze con il free download dell’album si aprono domani, il disco è già stato apprezzato dal blog musicale «Musica che dovresti conoscere», che al nuovo lavoro dei Progetto Panico ha assegnato il premio critica.