Dopo la visita a Norcia, il ministro Dario Franceschini ha raggiunto Spoleto e precisamente il deposito di Santo Chiodo, dove dal 24 agosto vengono trasferiti i beni culturali recuperati nei musei e soprattutto nelle chiese dell’Alta Valnerina. A partire dalla fine di febbraio dovrebbe diventare operativo il laboratorio di restauro curato dall’Opificio delle pietre dure di Firenze con dieci allievi: «Rivendico il lavoro che stanno facendo i soprintendenti perché – ha detto Franceschini a Spoleto – bisogna vedere per capire le difficoltà. Questa mattina ho osservato le macerie di San Benedetto dove le pietre vengono recuperate una ad una per poi essere censite, numerate, trasportate e tutelate. I depositi di beni culturali del Centro Italia raccolgono complessivamente circa 10 mila opere mobili che sono state salvate dalle macerie e portate qua per essere restaurate e riconsegnate ai territori di appartenenza» (foto Chiara Fabrizi)