«Diagnosticando» è una campagna di prevenzione a distanza del COVID-19 lanciata dal Laboratorio di Microbiologia dell’Università degli Studi di Perugia, diretto dalla professoressa Antonella Mencacci in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione della USL Umbria 1 e l’Azienda ospedaliera di Perugia. Il progetto prevede la realizzazione di test antigenici e molecolari, effettuati in loco dal personale universitario, con refertazione da remoto al fine di individuare in tempo reale eventuali cluster, sfruttando le potenzialità della tecnologia per ridurre tempi e limiti logistici.
Il progetto nelle scorse ore ha fatto tappa alla Manini prefabbricati di Bastia Umbra: «Il management e il personale dell’azienda hanno accolto prontamente questa grande opportunità – spiega la Manini – che segue tutti gli sforzi compiuti da noi compiuti per proteggere la salute dei nostri dipendenti nel corso di questo lungo anno di pandemia. Un’attenzione al welfare aziendale che si è tradotta in un contenimento assoluto dei contagi, basandosi sul rigido rispetto delle regole e sull’utilizzo di tutti i supporti tecnologici utili alla prevenzione».
Il progetto sperimentale viene portato avanti, in orario extra-lavorativo, dal personale universitario e si pone come fine quello di valutare la fattibilità dell’esecuzione in loco dei test diagnostici di laboratorio, da parte di sanitari esperti come i tecnici di laboratorio, e la refertazione da remoto da parte di microbiologi del laboratorio di riferimento regionale. Il tutto grazie alla disponibilità di nuovissime tecnologie diagnostiche gestibili da dispositivi mobili, con kit di test correlati messi a disposizione da Siemens health ineers. I risultati saranno forniti in tempo reale sia ai pazienti che al Dipartimento di prevenzione della Usl Umbria 1 e ai relativi medici di famiglia dei lavoratori. Questi ultimi potranno quindi gestire i singoli casi con un anticipo di 24 o 48 ore rispetto ai tempi attuali.
Fotoservizio ©Fabrizio Troccoli