Posa della prima pietra martedì a Perugia per la nuova scuola di Ponte Pattoli, che ospiterà elementari e medie e che sarà pronta ad agosto 2023. L’intervento, dal costo complessivo di tre milioni di euro, è finanziato attraverso un mutuo con Cassa depositi e prestiti a carico del Comune. Il nuovo edificio sarà realizzato in due piani fuori terra, con struttura portante antisismica in cemento armato. Gli spazi didattici veri e propri si articoleranno intorno a una piazza interna e, secondo le linee guida del ministero dell’Istruzione, saranno adattabili a diverse configurazioni didattiche. Il progetto prevede la realizzazione di una biblioteca, una sala polivalente e laboratori. L’edificio, inoltre, rispetterà i criteri ambientali minimi e sarà NZeb, ovvero un edificio «a energia quasi zero», al fine di efficientare al massimo l’impiego di energie non rinnovabili.
Le aule saranno caratterizzate da ampie finestre protette da sistemi schermanti esterni, per un’ottimale illuminazione naturale, mentre sulla copertura verrà realizzato un impianto fotovoltaico. Grande attenzione è stata dedicata dai progettisti anche agli aspetti acustici e alla scelta delle finiture, al fine di garantire spazi didattici di qualità. I progettisti hanno poi assicurato che ci sarà un grande «dialogo» tra gli spazi interni ed esterni affinché questi ultimi non fungano solo da ambiti ricreativi, ma altresì da vere e proprie aree didattiche. I parcheggi, infine, saranno realizzati fuori dalle pertinenze scolastiche. Dai genitori è arrivata la proposta di intitolare la scuola al compianto parroco di Ponte Pattoli, don Gustavo Coletti.
«Lo spirito che ha guidato la nostra azione – ha detto il sindaco Andrea Romizi, presente alla cerimonia insieme agli assessori Gianluca Tuteri e Otello Numerini – lo ritrovo oggi qui nelle vostre parole e all’interno della lettera che i bambini hanno voluto leggere: cittadini, genitori, famiglie hanno lavorato duramente per ottenere questo risultato, ben sapendo che della nuova scuola beneficeranno altri. Ma questo spirito è quello che deve contraddistinguere una comunità unita e coesa». «Questo sarà un plesso innovativo – ha aggiunto -grazie a un progetto ambizioso che non consegnerà alla città e alla frazione solo un fabbricato, ma un centro di vita nevralgico per i cittadini. Sarà peraltro una scuola che verrà connessa con quanto si trova intorno a essa e, in particolare, con il nuovo percorso ciclopedonale che riguarderà l’intera asta del Tevere, con l’obiettivo di rendere le aree interessate più vivibili e sostenibili».