La presidente Marini a scuola di cioccolato

Lavorare su infrastrutture, agevolazioni pubbliche, formazione e energia e rendere più appetibili i bandi legati alle politiche industriali e alle opportunità offerte dall’industria 4.0. Sono le richieste delle multinazionali operative in Umbria alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, che ha incontrato il Comitato per le multinazionali di Confindustria Umbria, riunito alla Nestlè di San Sisto, a Perugia. «Le multinazionali – ha detto Marini, che ha partecipato anche a un breve stage per apprendere la lavorazione del cioccolato con i Maestri della Scuola del cioccolato Perugina – sono un fattore imprescindibile nell’attivazione di processi di sviluppo e la Regione conferma la propria diponibilità ad una interlocuzione costante per definire e individuare azioni e misure che possano consolidare e accrescere la vostra presenza sul territorio regionale».

34 realtà da 14 Paesi Il Comitato, istituito a ottobre del 2016 e presieduto dall’amministratore delegato di Ast, Massimiliano Burelli – è stato detto nel corso dell’incontro – si propone di rafforzare in Umbria il ruolo delle multinazionali a controllo estero favorendo nel contempo l’attrazione di nuovi player internazionali. Il Comitato, che riunisce le 34 multinazionali presenti nella regione, da 14 Paesi, rappresenta un luogo di confronto e di discussione, con l’obiettivo che di rafforzarne il radicamento e di creare le condizioni di contesto più utili al loro sviluppo.

200 milioni in tre anni Il presidente del Comitato Massimiliano Burelli ha ricordato «il ruolo economico delle multinazionali nella nostra regione» evidenziando come le «imprese manifatturiere a controllo estero occupino oltre 7 mila addetti e sviluppino un fatturato superiore ai 5 miliardi di euro. I loro progetti di sviluppo prevedono nel prossimo triennio investimenti per oltre 200 milioni di euro, di cui 100 in tecnologia e i rimanenti in nuovi prodotti. È fondamentale – ha aggiunto – predisporre le condizioni di contesto più favorevoli alla competitività delle imprese e per questo motivo salutiamo con grande soddisfazione l’avvio di in confronto istituzionale con la presidente Marini che si è dimostrata da subito molto sensibile alle esigenze manifestate dalle 34 multinazionali».

Interlocuzione necessaria Nel corso dell’incontro sono state rappresentate le criticità e i punti di forza delle multinazionali in Umbria che, sulla base di un apposito questionario, è risultata una regione abbastanza competitiva rispetto al resto del mondo. Nella regione – è stato evidenziato – ci sono stati sviluppi, ma il miglioramento è stato parziale.  Entrando nel merito delle questioni poste dai presenti la presidente Marini ha evidenziato «l’importanza di una interlocuzione strutturata tra multinazionali e istituzioni per mettere a sistema, accogliendo anche stimoli e proposte che arrivano da queste grandi aziende, gli strumenti a disposizione della programmazione regionale, dai fondi comunitari Fesr e Fse e dal Governo. In questo quadro l’interlocuzione con le imprese multinazionali può essere motore fondamentale anche per le medie imprese umbre e per aiutarci a creare un ambiente favorevole per la crescita complessiva della regione».

Infrastrutture e hub digitale Nel corso della riunione la presidente si è poi soffermata sull’importanza che avrà per l’intero sistema economico umbro il completamento delle infrastrutture viarie trasversali, interamente finanziate, progettate e cantierate, dalla Quadrilatero, verso i porti di Civitavecchia e Ancona, alla Orte-Mestre, e l’aggancio all’Alta velocità ferroviaria. Relativamente alla questione legata alla programmazione e agli strumenti regionali, Marini ha evidenziato i limiti intrinseci dei fondi strutturali rispetto alla grande impresa. «Con la nuova programmazione comunitaria – ha sottolineato – si aprono nuove opportunità, soprattutto nell’ambito dell’innovazione e della ricerca, sui progetti complessi e nel rafforzamento delle competenze professionali, anche attraverso le misure finalizzate alla industria 4.0, di cui insieme a Confindustria Umbria ci faremo promotori di un hub digitale, soprattutto per i giovani che entrano in azienda. Bisogna inoltre – ha proseguito Marini – impegnarsi per un migliore utilizzo delle misure dirette messe a disposizione dalla Commissione europea, come ad esempio quelle previste da Horizon 2020».

Area crisi complessa In merito all’area di crisi complessa di Terni-Narni, Marini ha annunciato che «stiamo lavorando per la messa a punto di strumenti dedicati sia alle piccole e medie imprese che alla grande impresa. In questo ambito l’area di crisi complessa, ma anche l’area del cratere terremoto, saranno eleggibili alle risorse della legge 181/89. L’intero programma – ha spiegato – è stato immaginato per attrarre investimenti sul territorio, selezionando le iniziative in corso e stimolandone di nuove per andare entro marzo alla stipula dell’Accordo di programma».

#RinascitaCastelluccio All’inizio dell’incontro è stato illustrato il progetto #RinascitaCastelluccio, promosso dal Ministero delle politiche agricole e dalla Regione Umbria, per il quale Nestlè si è impegnata a dare il proprio supporto e la massima visibilità attraverso un’ampia campagna di comunicazione su tutti i media. Attraverso il portale di crowdfunding WithYouWeDo di Tim c’è infatti la possibilità di contribuire con una donazione online appositamente creata. L’obiettivo è quello sostenere la costruzione di un Villaggio Castelluccio per le attività produttive ed economiche come leva per la ripresa economica, turistica, sociale e culturale di Castelluccio di Norcia. Simbolo della campagna #RinascitaCastelluccio è una cicatrice che ricorda lo sfregio subito dal territorio a seguito del sisma, i cui lembi vengono suturati con i colori della Fiorita della Piana di Castelluccio. Nel ringraziare Nestlé per questa a campagna la presidente Marini ha evidenziato come «Castelluccio è un simbolo di più cose che rappresentano l’Umbria e il cuore della promozione turistica della Valnerina, che fa da motore per l’area circostante. Con i fondi raccolti dalla campagna e quelli della protezione civile si darà continuità alle attività del territorio e del turismo. Per la prossima fioritura speriamo di avere la viabilità percorribile ed aver realizzato il villaggio provvisorio. Il nostro impegno – ha concluso Marini – è di consentire al più presto agli agricoltori di tornare a coltivare la piana».

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