©Fabrizio Troccoli

Il distanziamento naturale determinato dalla bassa intensità di popolazione e dai numerosi piccoli borghi oltre che dalle ampie zone di campagna abitate, ha favorito in tempo di covid, l’investimento nelle abitazioni umbre. Lo rivela uno studio reso noto dalla Camera di commercio di Perugia.

Il report Un fenomeno a livello sociale, oltre che economico, della stagione turistica 2020 è la crisi del turismo mordi e fuggi e il conseguente indebolimento, con perdite che raggiungono il 50%, delle piattaforme online di prenotazione turistica giornaliera. Cresce la consapevolezza nel viaggiatore che il turismo veloce, breve, il pendolarismo, comportano rischi di contagio e tempi morti dovuti ai viaggi e agli spostamenti frequenti, oltre a un elevato livello di stress. «Nel periodo giugno-settembre 20 –
emerge dal report della Borsa immobiliare dell’Umbria della Camera di Commercio di Perugia, curato da Paola Berlenghini, membro del comitato di Vigilanza – il mercato immobiliare umbro delle seconde case, da locare o comprare, ha così captato e soddisfatto al meglio le nuove esigenze grazie alla sua tipicità: la natura e i paesaggi protagonisti in un territorio ben conservato, un buon rapporto qualità-prezzo, il piccolo, il particolare, come valori aggiunti nella vita quotidiana. La casa umbra nell’estate 2020 ha recuperato la centralità nella vita di molte persone, divenendo luogo di benessere e di lavoro intelligente, rifugio di intimità, luogo emotivo». Lo studio definisce questo come un «periodo in cui la domanda di locazione giornaliera è stata sostituita da quella di locazione a medio, e in alcuni casi, a lungo termine, mentre la domanda di acquisto delle seconde case in campagna, sia di immobili ristrutturati con piscina che di casali da ristrutturare, ha registrato un importante incremento».

Turismo Secondo la Camera di commercio «il turismo italiano di prossimità è stato preponderante, ma insieme ai flussi dal centro-nord Europa, ha confermato l’attrattiva delle bellezze naturali del nostro territorio, per molti ancora da scoprire. Il turista e l’acquirente hanno scelto di investire in una buona qualità di vita, in campagna e nei piccoli centri o nei borghi antichi, abbelliti da spazi esterni privati e panoramici. Il turista e l’investitore sono stati mossi esclusivamente dai loro bisogni: abbandonare l’idea di nomadismo turistico a favore della stanzialità in luoghi integri; riappropriarsi del tempo privato da dedicare a se stessi e alla propria famiglia; abitare in spazi esclusivi più ampi e luminosi, in luoghi con bassa densità di popolazione, dove il distanziamento è condizione naturale e non sofferta; ricercare la qualità delle architetture, degli arredi, di servizi personalizzati, di prodotti locali, della green technology e, soprattutto, di connessione internet veloce e affidabile».

Dati economici Dando un’occhiata all’aspetto economico, «premesso che i valori immobiliari delle locazioni di case arredate – scrive ancora la Camera di commercio – o delle seconde case in vendita variano a seconda dei Comuni, della qualità delle finiture, dei servizi, della capienza, durata e stagione, di seguito indichiamo una media dei valori minimi e massimi: locazioni a medio termine Casa in campagna, 6 posti letto: 700 euro -1300 euro/mese Casale in campagna con piscina, 8 posti letto: 1300 euro – 5000 euro/mese.
Compravendita di seconde case, Appartamento in centro storico ristrutturato e con giardino, 2 camere da letto: 1600 euro -2000 euro/mq. Casale in campagna ristrutturato e con piscina, 4 camere da letto: 1700 euro -2500 euro/mq».

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