Parco Beverly Pepper Todi (foto George Tatge)

di Dan. Nar.

Un grande progetto artistico con l’evocativo borgo di Todi al centro. La cittadina umbra si sta preparando ad ospitare il primo Festival delle Arti, iniziativa della Fondazione Progetti Beverly Pepper realizzata in collaborazione con il Comune di Todi e la Beverly Pepper USA Foundation. L’appuntamento è per sabato 19 e domenica 20 settembre. Occasione di incontro, contaminazioni tra le diverse forme d’arte: musica, canto, danza, teatro, artigianato di qualità. Riunite insieme con un duplice obiettivo: creare una sinergia continuativa in grado di diventare punto di riferimento e promozione per gli artisti italiani e stranieri di livello internazionale. E, al tempo stesso, dimostrare come, attraverso l’arte, la comunità possa riappropriarsi degli spazi urbani di ogni dimensione, resi muti dal lockdown dei mesi scorsi e dagli inadeguati investimenti in cultura che troppo spesso sono ancora oggi scarsamente considerati fra le voci dei bilanci pubblici.

Parco Beverly Pepper Pittori, musicisti, scultori, cantanti, attori, orafi, maestri vetrai da tutto il mondo si ritroveranno per offrire ai visitatori un’esperienza unica: il centro storico cittadino, con i suoi cortili di palazzi storici, piazze, gallerie, negozi, offrirà il palcoscenico naturale a multiformi esperienze artistiche, per far dialogare le meraviglie del passato con le suggestioni culturali del presente. Fulcro del Festival sarà il Parco Beverly Pepper, che congiunge il bramantesco Tempio di Santa Maria della Consolazione e la Chiesa di San Fortunato. L’area verde è stata riqualificata grazie alle sedici grandi strutture donate da Beverly Pepper, storica scultrice statunitense tra le più famose per le opere di land art, che aveva eletto Todi a sua seconda patria.

Museo diffuso “Attraverso l’arte contemporanea e la sua valorizzazione Beverly Pepper ha insegnato a riqualificare porzioni significative del territorio, in uno slancio civico che ha pochi precedenti” osserva Francesca Valente, curatrice del Festival delle Arti. “Per tutta la durata del Festival, Todi sarà non solo un museo diffuso delle arti contemporanee e di quelle performative ma anche un laboratorio intergenerazionale di ricerca, alla scoperta di nuovi talenti, motore di indagine sul presente e sul futuro nonché strumento strategico di sviluppo anche economico, fucina di nuove idee e sperimentazioni che, sulla scia di Beverly Pepper e della sua inesauribile energia creativa, costantemente si evolve e si rigenera”.

Inaugurazione e ricordo L’inaugurazione della prima edizione del Festival delle Arti è in programma venerdì 18 settembre alle ore 17 nella Sala del Consiglio di Todi, alla presenza del sindaco Antonino Ruggiano. Alla presentazione di Francesca Valente, curatrice, e di Michele Ciribifera, presidente della Fondazione Progetti Beverly Pepper, seguirà un evento commemorativo dedicato all’artista americana, scomparsa nel febbraio scorso, che includerà testimonianze di esponenti istituzionali, familiari e amici. Seguirà un brindisi pubblico tra le Todi Columns, forse tra le opere più celebri di Beverly Pepper, installate nel parco cittadino. «Il nostro borgo da decenni ha accolto l’eclettismo di Beverly Pepper e grazie al suo genio e alla sua lungimiranza, il tessuto cittadino, celebre per i suoi gioielli medievali, si è impreziosito ulteriormente diventando il primo in Umbria a poter vantare un parco monotematico di scultura contemporanea e il primo al mondo dell’artista statunitense» spiega Antonino Ruggiano, sindaco di Todi. «Siamo perciò lieti di aver potuto collaborare alla realizzazione del Festival delle Arti. Sarà senz’altro una testimonianza di come l’arte e la cultura siano la strada maestra per custodire le nostre radici e tradizioni, garantendo ad esse futuro e benessere».

Mostre E’ prevista inoltre l’apertura di una serie di mostre a livello nazionale e internazionale, individuali e collettive. La galleria Space Mater dedica il proprio spazio a Gianfranco Gorgoni (grande grande fotografo italoamericano, che ha immortalato gli artisti più significativi del XX secolo come Giorgio De Chirico, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Jeff Koons e Alighiero Boetti) e alla californiana Nancy Genn, una delle voci più influenti del secondo dopoguerra americano, capace di coniugare il modernismo europeo con il senso orientale per l’estetica. Per la prima volta in Umbria viene presentata una sua mirabile sequenza di carte d’artista fatte a mano, di grande valore storico, già esposte in numerosi musei degli USA e dell’Asia.

Performance Tra gli appuntamenti teatrali e musicali, da segnalare in particolare la performance di LaMama Umbria International, in programma per sabato 19: l’associazione, da anni impegnata in scambi e collaborazioni tra singoli artisti e gruppi di varie nazionalità e provenienze, presenterà “La sabbia e il cemento”, performance costruita come esperienza teatrale che invita il pubblico a partecipare alla musica, al movimento e alla narrazione della messa in scena. Un’esperienza di ascolto interattivo, che vuole celebrare la possibilità di tornare a ritrovarsi, grazie all’arte e al teatro.

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