di M. G. P.

«Se la situazione Coronavirus rimane immutata non sarà possibile la sfilata dei carri. Speriamo di poter organizzare ‘più in là’ qualche evento caratteristico a tema maggiaiolo» racconta a Umbria24 Maurizio Castellani, presidente dell’Ente Cantamaggio Ternano.

Cantamaggio 2020 Lo scorso anno, per esempio, la prima settimana di ottobre al centro multimediale, nell’area delle ex Officine Bosco, l’associazione ha animato tre serate a tema maggiaiolo con canzoni caratteristiche e la presenza di noti comici, quali Martufello e Dado. La partecipazione, anche se contingentata secondo le regole del distanziamento sociale, è stata soddisfacente ed ha alleviato la cocente delusione del 30 Aprile 2020. Intanto con Europe direct capofila e la Bct, è stato dato il via al progetto Maius.

I carri di maggio È innegabile però che l’assenza della tradizionale sfilata sia stata per molti un colpo al cuore: «Il sentimento che prevale è la malinconia, partecipo a questa manifestazione da quando ero adolescente; senza, è come se al maggio mancasse qualcosa – confida il responsabile del gruppo maggiaiolo Lu Riacciu, Alfonso Lauro -. Dopo 125 anni, Terni, senza i carri, non è la stessa». Il Cantamaggio non è soltanto la sfilata di una sera, ma è uno stile di vita che appartiene a molti cittadini che, anno dopo anno, impiegano tempo, forze e denaro per allestire il carro del proprio rione, dando vita a un sogno che da fantasia diventa realtà.

Il Covid-19 Per ‘accorciare le distanze’ nella primavera 2020 è stata trasmessa in diretta Facebook una parata virtuale, ‘I Carrucci’. Hanno partecipato in più di 100 da tutto il mondo inviando agli organizzatori foto o video di piccoli carri di maggio realizzati in casa con le tecniche più svariate. Un successo per il gruppo ‘Gente Cantamaggio’ che ha avuto l’idea. I maggiaioli di Arrone, col benestare della locale amministrazione comunale, hanno invece optato per l’esposizione di un carro nella piazza del paese. Ma aldilà di iniziative spontanee, parallele, visto che la primavera dà i suoi segnali, ci si chiede cosa abbia in serbo per la città la storica associazione Ente Cantamaggio. Per ora regna l’incertezza, ma c’è anche fiducia nella possibilità di stupire, in qualche modo e con qualsiasi mezzo, gli appassionati.

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