La presentazione di Only Wine festival al Vinitaly

Vini che raccontano storie di coraggio, impegno, intuito. Ma soprattutto vini che guardano al futuro. Saranno quelli presenti alla prima edizione di Only Wine Festival, l’unico salone nazionale dedicato ai produttori con meno di 40 anni, alle cantine con meno di 15 anni di storia e a quelle fino a 7 ettari di area vitata, in programma dal 13 al 16 giugno prossimo a Città di Castello. La kermesse è stata presentata al Vinitaly di Verona alla presenza, oltre che degli organizzatori Andrea Carletti e Filippo Bizzirri, dell’assessore alla cultura e turismo del Comune di Città di Castello Riccardo Carletti, del presidente nazionale dell’associazione italiana sommelier, Antonello Maietta, e di quello umbro Sandro Camilli. Insieme a loro anche l’enologa e giornalista Nicoletta Di Cova, responsabile del coordinamento dello spazio della Georgia alla manifestazione di Città di Castello.

Grande opportunità Only Wine Festival è organizzato da Fiera Show con la collaborazione del gastrosofo Sergio Grasso e dell’Ais Umbria; è promosso dal Comune di Città di Castello e gode del patrocinio del Parlamento europeo, del ministero dell’Agricoltura, della Regione dell’Umbria, delle Provincie di Perugia e Terni e della Camera di Commercio di Perugia. «Per il Comune di Città di Castello – ha detto l’assessore Carletti – questo evento rappresenta un’opportunità perché si tratta di una manifestazione diversa da tutte le altre del panorama vinicolo, che ha, ne siamo certi, delle prospettive di sviluppo. Per il territorio è una vetrina importante fin da questa prima edizione e noi non la vogliamo perdere».

Il festival Quattro giorni di degustazioni libere e guidate, abbinamenti, laboratori di approfondimento, animazioni sul tema, che si terranno in luoghi prestigiosi della cittadina in provincia di Perugia, da Palazzo Vitelli a Sant’Egidio al Loggiato Gildoni, dal Palazzo del Podestà al Palazzo dei Priori, sede del Comune, dal Chiostro di San Domenico fino al Palazzo Vitelli alla Cannoniera. In ciascuna di queste sedi si potranno degustare i diversi vini proposti direttamente dalle cantine presenti, con un ticket da 10 euro che darà diritto a 5 degustazioni. All’acquisto del ticket, in tutte le location della manifestazione, sarà consegnato un calice con tracolla firmato Only Wine Festival. In ogni area si potrà assistere anche ad animazioni musicali, teatrali e a spettacolari cooking show. Si parlerà anche di strategie di vendita, formazione del personale, gestione della cantina, vini al bicchiere e abbinamenti. Una giuria di specialisti, inoltre, premierà le migliori “Carte dei vini” presentate da oltre 200 ristoranti italiani.

Il programma Lunedì 16 giugno sarà la giornata dedicata agli operatori dei settori food & wine, un incontro b2b all’insegna di una produzione di elevata qualità e dai numeri ristretti, che non sempre può affrontare la GDO, ma di certo merita di fare il suo ingresso a pieno titolo nel settore Ho.Re.Ca. Sabato 14, invece, spazio al matrimonio di gusto tra vini selezionati e i Rest-O-Wine Menù creati per l’occasione da tre giovani chef umbri emergenti, che saranno serviti agli ospiti della kermesse nella prestigiosa cornice di Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Particolari Rest-O-Wine Menù saranno proposti anche, per tutta la durata della manifestazione, nei ristoranti di Città di Castello aderenti all’iniziativa.

Idea vincente Per il presidente nazionale dell’Ais si tratta di una piacevole occasione di ritorno a Città di Castello: «Sarò personalmente presente – ha confermato Maietta – perché credo molto in questo evento. Fin da quando me lo hanno presentato ho sostenuto che l’idea è vincente e che merita l’impegno dell’Ais. Del resto, il tessuto vitivinicolo italiano è prevalentemente di piccoli dimensioni, ha bisogno di visibilità, senza dimenticare il forte ricambio generazionale che caratterizza molti territori». Un concetto, quello espresso da Maietta che anche il presidente umbro dell’Ais Sandro Camilli ha tenuto a sottolineare, proprio perché la tipologia di cantina a cui si rivolge l’appuntamento di Città di Castello solitamente non ha possibilità di fare grandi investimenti, per cui Oly Wine Festival rappresenta un’opportunità da non farsi sfuggire per averla.

Dalla Georgia Ospite d’onore di questa prima edizione di Only Wine Festival sarà la Georgia, che con i suoi oltre 5000 anni di storia nella coltivazione della vite e nella produzione di vino, può a ragione essere considerata la culla dell’enologia. Oggi nel paese sono oltre 150.000 gli ettari occupati a vigneto e più di 500 i vitigni autoctoni, la cui origine, in molti casi, si perde nella notte dei tempi. L’enologa e giornalista del vino Nicoletta Di Cova che, per Only Wine, ha il compito di coordinare la presenza delle cantine georgiane e le attività che vedono la Georgia ha spiegato: «Il territorio del Caucaso è un territorio ad alta vocazione vitivinicola, peraltro antichissima. Si è cominciato a fare vino ben 8.000 anni fa e tutt’oggi ci sono moltissime piccole e medie aziende e piccoli produttori domestici che producono il vino nelle caratteristiche anfore. Non solo i produttori, ma anche le tradizioni e la cultura georgiana saranno ospiti a Città di Castello in occasione di Only Wine Festival».

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