L’atto di vandalismo a Torre Maggiore ha lasciato scossa la cittadinanza, arriva lo sdegno della famiglia Cimarelli, dell’associazione partigiani e delle forze politiche locali: «Un atto di ignoranza e inciviltà».

Anpi Allertata l’associazione nazionale partigiani d’Italia: «Un gesto – si legge in una nota dell’associazione – che se compiuto da appartenenti a quello che essi stessi definiscono il fascismo del terzo millennio, conferma il modo vigliacco con cui normalmente agiscono. Se è stato compiuto da teppisti l’allarme deve essere ancora più forte perché è il segno del degrado culturale che viviamo in questo periodo storico. Questo gesto dovrebbe allarmare tutti i democratici e in particolare le istituzioni che hanno la responsabilità di assicurare la sicurezza e la salvaguardia dei luoghi che in modo particolare hanno segnato la storia della nostra città». L’appello è diretto al primo cittadino: «Siamo convinti – chiosa Anpi – che il sindaco della città si attiverà attraverso le forze dell’ordine per fare chiarezza su quanto accaduto e per assumere le azioni necessarie per ripristinare il decoro di un luogo caro a tutti i ternani».

Famiglia Cimarelli Lo sdegno per l’atto di vandalismo arriva dalla famiglia stessa del partigiano ternano: «Vedere queste foto riempie il cuore di amarezza e sdegno – si legge in un post facebook di Marco Cimarelli, nipote di Germinal -. Non solo perché offendono la memoria di Germinal ma di tutti gli uomini che non si sono piegati di fronte alle barbarie nazifasciste, ma hanno messo a rischio le loro vite capendo che non c’era scelta. Il mio cuore e quello di tante compagne e compagni piange, ma queste lacrime non hanno il sapore di sconfitta o di smarrimento. Chi non ha il coraggio di assumersi le proprie azioni, merita solo l’oblio, perché di quello è figlio. Queste nostre lacrime invece sono linfa che da vita all’albero della libertà e a chi non si arrende ma, per quello che gli e dato, crede e combatte per un mondo migliore».

Partito democratico Terni «La malattia dell’ignoranza e dell’inciviltà», così tuona Luigi Spinelli, il segretario del Pd in una nota: «Unendoci alle voci di condanna e all’appello per la ricerca dei colpevoli che hanno vandalizzato la zona di Torre Maggiore, compreso il monumento dedicato a Germinal Cimarelli, sito peraltro recentemente risanato grazie ai volontari di Sentieri partigiani, non possiamo esimerci dall’aprire una riflessione sul fatto che atti come questo siano un sintomo, e che dunque come tale ci impone di individuare e cercare di risanare la malattia. La malattia dell’ignoranza, dell’inciviltà, del menefreghismo, del disprezzo verso la storia e i beni comuni, andrebbe affrontata con serietà, contrapponendo proposte culturali e progetti sull’importanza della nostra storia e della memoria cittadina, fornendo ai giovani le basi che consentano loro di sviluppare senso di appartenenza alla comunità e adeguati strumenti critici».

Senso civico Si cerca chiarezza sull’accaduto: «Le immagini della devastazione sono un colpo al cuore di una città che è sempre stata e sempre sarà antifascista – così Alessandro Gentiletti, Senso civico -. Lo sfregio alla stella della brigata Gramsci è un atto vergognoso, cosi come lo spargimento dei rifiuti sul terreno. Occorre fare subito chiarezza su cosa sia accaduto, come sia avvenuto e perché, nonché individuare eventuali responsabili. Quei luoghi rappresentano un posto sacro per le nostre istituzioni, che ogni anno si recano a rendere omaggio il 20 gennaio. Quei luoghi sono amati dalla nostra città, come dimostra la generosità dei volontari che proprio da poco li avevano risistemati e restituiti al giusto decoro. Occorre proteggerli e difenderli, così come si deve fare con la memoria, perché il passato non ritorni».

«Ripristinare immediatamente il monumento» «Lo sfregio alla stele in ricordo di Germinal Cimarelli, partigiano ternano e simbolo della città, è un’azione offensiva non solo per la memoria storica democratica, ma per le tante e i tanti che si sono battuti per la Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazifascista». Lo affermano in una nota congiunta lo Spi e la Cgil di Terni. «Chiediamo che il Comune ripristini immediatamente il monumento offeso e chiediamo che si avviino le indagini per capire chi ha compiuto l’ignobile gesto», afferma il sindacato che conclude esprimendo «piena solidarietà e vicinanza all’Anpi di Terni e al gruppo Sentieri Partigiani».

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