L'assessore al bilancio Vittorio Piacenti D'Ubaldi

di Mas. Col.

Arresti domiciliari per l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi accusato del reato di turbativa d’asta nell’ambito di una nuova inchiesta della procura, che indaga su Terni Reti e Farmacie Terni. Per venerdì mattina è stato fissato l’interrogatorio di garanzia, mentre la stessa misura cautelare è scattata anche per l’amministratore unico di Terni Reti, Vincenzo Montalbano Caracci, e per il consulente Roberto Camporesi, entrambi ai domiciliari.

Arrestato l’assessore Piacenti Nuovo blitz di poliziotti e finanzieri nella tarda mattinata di giovedì a palazzo Pierfelici, sede dell’assessorato al bilancio del Comune di Terni: diversi agenti in borghese si sono recati negli uffici di Piacenti D’Ubaldi, dove hanno proceduto al sequestro di numerosi documenti. Contestualmente l’assessore è stato accompagnato in caserma, dove gli è stata notificata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Raggiunto telefonicamente da Umbria24 l’avvocato Attilio Biancifiori, che assiste Piacenti, ha spiegato che «il provvedimento è stato eseguito nel tardo pomeriggio di oggi, ho appena avuto modo di vedere le carte e mi riservo di approfondire le contestazioni». Le nuove accuse della procura di Terni sono l’ennesimo scossone per giunta e maggioranza che solo mercoledì avevano dato il via libera al nuovo piano di rientro del municipio, fortemente contestato dalle parti sociali, a cominciare da Confindustria, preoccupate dall’impatto che avranno i ritocchi all’insù di Imu, Tasi e Tari.

Nuove perquisizioni in Comune Il consiglio comunale straordinario, in corso giovedì pomeriggio, è stato sospeso per circa un’ora dopo che il sindaco Leopoldo Di Girolamo aveva confermato la nuova serie di perquisizione negli uffici comunali dell’assessorato al bilancio, per poi comunicare all’aula che «l’assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi si trova in caserma». Richiesta dalle forze di opposizione per far chiarezza sui debiti fuori bilancio di Palazzo Spada, la seduta assembleare è stata quindi sospesa, coi capigruppo che si sono riuniti in conferenza per stabilire come procedere. I lavori in un’aula sono ripresi meno di un’ora dopo con l’ordine del giorno previsto.

Piacenti era uscito dall’inchiesta Piacenti D’Ubaldi era stato iscritto al registro degli indagati nell’ambito dell’Operazione spada, la stessa che aveva portato all’arresto del sindaco Di Girolamo e dell’assessore ai lavori pubblici Stefano Bucari (che si è poi dimesso). Legata al filone dell’affidamento da parte di Palazzo Spada del servizio di Contact Center alla partecipata al cento per cento Terni Reti, la posizione di Piacenti D’Ubaldi era poi stata archiviata dal gip Federico Bona Gavalgno su richiesta del pm Raffaella Iannella.

Sindaco incontra la maggioranza Ora però per l’assessore al bilancio sono scattati gli arresti domiciliari, che scatenano inevitabilmente le forze di opposizione, che fin dall’arresto del sindaco Di Girolamo hanno chiesto alla maggioranza di staccare la spina. Giovedì pomeriggio dopo l’arresto di Piacenti D’Ubaldi, il primo cittadino ha incontrato alcuni esponenti del gruppo Pd per un primo confronto, al termine del quale nessuno ha voluto commentare l’accaduto, preferendo attendere l’interrogatorio di garanzia e gli approfondimenti dell’avvocato difensore. Intanto le opposizioni hanno gioco facile.

@tulhaidetto

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