di Mas. Col.

I carabinieri del Nucleo investigativo di Terni hanno concluso una operazione contro una holding delle truffe agli anziani. Il bilancio è di 10 persone coinvolte, 300 i colpi in tutta Italia per un “fatturato” di 400 mila euro. A fornire i dettagli la conferenza stampa al comando provinciale, presieduta dal procuratore capo di Terni, Alberto Liguori: «Siamo fieri – ha detto – di aver inseguito dei balordi che hanno approfittato di soggetti deboli in tutta Italia, partendo da Terni. In un caso sono riusciti a sfilare ad un uomo persino la fede dal dito».

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Sgominata banda di truffatori Otto le persone arrestate, su un totale di 10 indagate nel corso degli ultimi quattro mesi del 2018, tutte residenti a Napoli e con precedenti specifici. I componenti della banda specializzata in truffe e raggiri, si spacciavano per avvocati e marescialli dei carabinieri. Il modus operandi, sempre lo stesso, quello del finto sinistro. I malviventi prendevano nominativi e numeri di telefono dagli elenchi online, poi chiamavano fingendo un grave sinistro in cui raccontavano fosse coinvolto un figlio o un nipote. Per evitare guai giudiziari, invitavano dunque i malcapitati a pagare in contanti e gioielli un ‘esattore’ che sarebbe passato di lì a poco a riscuotere.

Truffatori professionisti L’operazione dei carabinieri è stata denominata ‘Mai peggio’, visto che uno degli intercettati al telefono la sera, al rientro a casa, utilizzata proprio questa espressione che in Campania e’ l’equivalente di ‘Ringraziamo il Signore per questa giornata’. Sei le persone finite in carcere, due  agli arresti domiciliari: l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate in danno di anziani perpetrate in tutto il territorio nazionale: Coinvolte Umbria, Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria. L’ordinanza di custodia cautelare era stata emessa dal Gip del Tribunale di Terni Federico Bona Galvagno su richiesta delle procura ternana. I truffatori, per sfuggire all’identificazione, erano soliti lasciare il luogo dell’ultima truffa molto presto per spostarsi, sempre con macchine prese a noleggio, e colpire altre popolazioni. A Roma, in un caso, hanno ottenuto 30 mila euro in un solo colpo.

Il procuratore «Quello che stupisce – ha spiegato il procuratore Liguori – è la malignità degli arrestati nei confronti degli anziani. Si approfittavano di loro nella maniera piu’ crudele, colpendoli negli affetti piu’ cari. Una metodologia crudele e malvagia e per cui è stato messo in piedi un complicato lavoro di indagine per poter incastrare i responsabili».

Gli arresti a Napoli La banda, secondo gli inquirenti, aveva un vertice e poi varie diramazioni e mansioni. C’erano gli organizzatori, che individuavano le vittime e coordinavano i vari membri dell’associazione; gli addetti alla logistica, che si occupavano del reperimento delle utenze telefoniche mobili, spesso intestate a soggetti stranieri mai censiti in Italia, e del noleggio di autovetture usate per gli spostamenti (su questo fronte le indagini proseguono per verificare eventuali responsabilità dell’agenzia di noleggio auto); i telefonisti, che contattavano le vittime, e gli esattori, che si presentavano presso le abitazioni delle vittime per riscuotere quanto preteso.

@tulhaidetto 

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