di Chia.Fa.
La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a sette anni di reclusione per Matteo Cincini, l’ex benzinaio accusato di violenza sessuale ai danni di una ragazza perugina la notte della Vigilia di Natale del 2011. Con la sentenza definitiva per il 34enne si aprono le porte del carcere.
Condanna definitiva a sette anni La decisione è arrivata dopo una lunga camera di consiglio al termine della quale la Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dai difensori Franco Coppi e Alessandro Ricci. In udienza anche la vittima e i suoi familiari, assistiti dagli avvocati Matteo Gianbartolomei e Roberto Paradisi, fin dal principio al fianco della giovane, all’epoca dei fatti ventunenne. Lei era una ragazza immagine del Cantiere 21 a cui Cincini era stato presentato poche ore prima dello stupro da alcuni amici. Secondo la ricostruzione, l’ex benzinaio dopo la serata in discoteca l’ha invitata a fare colazione, ma invece di guidare fino al bar l’ha condotta in una zona isolata. Qui la giovane è stata picchiata, riportando anche la rottura del setto nasale, e violentata. Ora dopo nove anni c’è la sentenza definitiva e Cincini che dovrà scontare in carcere la pena.
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