di En.Ber.
Il gup spoletino Marta D’Auria ha rinviato a giudizio tre persone accusate di falso ideologico e truffa in relazione a un’indagine sulla ricostruzione post sisma del 1997 riguardante un immobile di Nocera Umbra. Nello specifico – si legge negli atti della Procura – è stato incassato un contributo di 54 mila euro «a fronte di lavori eseguiti in minima parte e per modestissima entità, quantificabili approssimativamente in 7.500 euro». Le contestazioni del pm Vincenzo Ferrigno risalgono agli anni 2014 e 2015.
Il processo Per Eliodoro Della Corte, 47 anni, legale responsabile della Lea Costruzioni Snc incaricata di eseguire «le opere dell’edificio ad uso attività produttiva in località Casebasse», l’87enne Gaspare Costantini, legale responsabile della Endimione Immobiliare Sas proprietaria dell’immobile, e il folignate Marino Borzetta, di 49 anni, già direttore dei lavori, il processo inizierà il 19 maggio 2020 dinanzi al giudice Luciano Padula. Il Comune di Nocera Umbra, indicato come persona offesa, ha deciso di non costituirsi parte civile.
C’è anche l’accusa di falso I tre, difesi dagli avvocati Aurelio Pugliese, Claudio Cimato e Gennaro Esibizione, devono rispondere anche del reato di falso ideologico poiché hanno «depositato documenti falsamente attestante l’esecuzione e l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione del manufatto» tra cui «rilievi fotografici, computo metrico, fatture, formulari di smaltimento rifiuti, attestazione della regolare esecuzione dei lavori e comunicazione di fine lavori».