di Enzo Beretta
Il tribunale collegiale di Perugia ha condannato a sette anni reclusione un giovane benzinaio di Corciano sotto processo con l’accusa di violenza sessuale. Matteo Cincini, 32 anni, ritenuto responsabile di aver stuprato la notte del 23 dicembre 2011 una ragazza al termine di una notte trascorsa insieme nella discoteca Cantiere 21, dovrà risarcire la persona offesa con una provvisionale di 40 mila euro. La persona offesa si è commossa quando i giudici hanno letto il dispositivo della sentenza.
Il buio, le botte e lo stupro Secondo quanto ricostruito la vittima, all’epoca ventunenne, aveva conosciuto l’imputato, all’epoca 25enne, durante un aperitivo – le venne presentato da un amico comune – per poi rivedersi nel locale in cui lei lavorava come ragazza immagine. Al momento della chiusura Cincini le propose di andare con lui per concludere la nottata prenatalizia con una colazione ma una volta in macchina si è diretto in un luogo appartato a Taverne di Corciano – è emerso – l’ha picchiata e ha abusato di lei. La persona offesa, assistita dall’avvocato Matteo Giambartolomei, venne ricoverata in ospedale e denunciò di essere stata prima piegata dalle botte dell’aggressore (tra le altre cose le procurò la frattura del setto nasale) e poi violentata sul cofano dell’auto.
Oltre sei anni per il giudizio di primo grado Oltre sei anni dopo i fatti è arrivata la decisione di primo grado del tribunale che, con ogni probabilità, verrà impugnata dall’avvocato Lino Ciaccio che al termine della propria discussione aveva sollecitato l’assoluzione del benzinaio. Il collegio è stato presieduto da Gaetano Mautone, la pubblica accusa è stata rappresentata dal pm Giuseppe Petrazzini che aveva sollecitato una condanna a sette anni e sei mesi di carcere. «Siamo soddisfatti della decisione del tribunale non troppo distante dalla richiesta dal pm – ha dichiarato l’avvocato Giambartolomei -. Prima di ogni cosa viene il risarcimento morale rispetto a quello economico che di certo non cancellerà la ferita. Rimarrà la cicatrice, questo sì, ma finisce il martirio di un processo oggettivamente troppo lungo per un reato così grave. Nonostante ciò va dato atto al primo collegio, subentrato in corso, di aver accelerato i tempi con rinvii serrati per la sentenza».
Queste sono belle notizie.
Bravo avva.Giambartolomei
Queste sono belle notizie.
Bravo avva.Giambartolomei
come si fa a non capire che se si usano sostanze stupefacenti e si bevono litri e litri di alcool (da tutte e due le parti) succedono i casini ?????come si puo condannare una persona che non era in grado di intendere e di volere ?????……
Per caso, prima di scrivere, hai usato sostanze stupefacenti e bevuto litri e litri di alcool anche tu?